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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Regione, al via la selezione dei dirigenti sanitari Asl: "Nessuna raccomandazione"

Si è chiuso oggi il bando per la raccolta delle candidature a dg della aziende sanitarie laziali. Una commissione ad hoc valuterà i curricula

Si è chiuso oggi alle 12 il bando regionale per la selezione di 21 direttori generali di Asl, aziende ospedaliere Ircss del Lazio. Su 945 manager che hanno avanzato le loro candidature inserendo i propri dati sulla piattaforma Adige (Albo direttori generali Asl) “in 128 non hanno concluso l'istruttoria di pre-registrazione, mentre i restanti 817 hanno portato a termine la prima fase” spiega il presidente del Lazio Nicola Zingaretti. Di questi, le domande che hanno concluso il percorso sono 663.

“Ci è sembrato giusto dare subito conto del processo di selezione dei nuovi direttori generali, assoluta innovazione nel segno del merito, buona pratica da seguire”  ha sottolineato il Presidente del Lazio. Come comunica il governatore il Lazio è la prima regione italiana “ad adottare criteri simili”. In particolare ad aver affidato ad “una commissione terza già costituita e composta da tre esperti indicati dall'Agenas l'esame delle istanze” cui spetta il compito di valutare le domande, procedere alla formazione dell'elenco degli idonei e, successivamente, formulare una short list di 50 nomi.

I componenti della Commissione sono i professori Marco Frey della scuola superiore S. Anna di Pisa, Francesco Longo, docente alla Bocconi e membro della commissione nazionale Siveas e Franco Riboldi, già direttore Meyer di Firenze.

Zingaretti ha colto l'occasione per lanciare un segnale chiaro: “Non chiedete raccomandazioni, perché la Regione Lazio ha chiuso le porte a queste pratiche”. Poi ha aggiunto: “Se qualcuno merita concorra - perché saranno procedure trasparenti. I raccomandati non hanno possibilità di avere udienza. Abbiamo detto che cambiavamo, vogliamo cambiare”.

Nel corso della conferenza stamapa è stata tracciata la linea anche per i dirigenti sanitari già operativi. Gli inefficienti non saranno rinnovati, ma i manager più bravi, quelli che saranno stati in grado di raggiungere gli obiettivi, saranno premiati con un bonus in busta paga del 7 per cento. Tra i criteri di valutazione avanzati 'a esempio' dal presidente ci sono il numero di parti cesarei, i tempi di intervento sulla frattura al femore o il numero di giorni di ricovero prima di un'operazione. Su basi come queste ai manager sanitari sarà assegnata una 'pagella': “I direttori verranno valutati su base 100, coloro che supereranno il 70 continueranno a lavorare. Chi va sotto potrà essere revocato per non aver rispettato gli obiettivi che gli erano stati proposti. Chi, invece, avrà delle performance positive potrà avere dei premi di produttività”.

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