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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Torrino / Via Cristoforo Colombo

"Chiudete la Cristoforo Colombo e mettetela in sicurezza"

La richiesta da parte del Codacons a poche ore dall'ultimo incidente mortale verificatosi sulla strada che collega la Capitale al litorale di Ostia

Due morti ed un ferito grave negli ultimi sette giorni, questo il bollettino da guerra di via Cristoforo Colombo, strada killer della Capitale. L'ultimo tragedia nella serata di ieri quando un motociclista italiano di 36 anni ha perso la vita nella zona dell'Infernetto. Il centauro ha perso il controllo della due ruote ed è finito contro un albero, incrementando, purtroppo, la lista dei decessi sull'arteria che collega la Capitale al litorale di Ostia

COLOMBO STRADA KILLER - Un ennesimo incidente mortale, che segue di pochi giorni quello che ha visto l'ingegner Claudio Salini morire a bordo della sua Porsche nel tratto di Cristoforo Colombo che attraversa l'VIII Municipio Garbatella. Una serie infinita di sinistri in relazione ai quali il Codacons chiede di fare chiarezza: "Si allunga la scia di sangue su questa strada che è, a tutti gli effetti, una delle arterie più pericolose d’Italia – afferma il presidente Carlo Rienzi –. E’ evidente che esiste un problema di sicurezza su via Cristoforo Colombo, sul quale la magistratura dovrà fare ora chiarezza. Da tempo chiediamo l’installazione di tutor e autovelox sulla tratta, e un incremento dei controlli da parte delle forze dell’ordine, allo scopo di limitare incidenti, feriti e morti, spesso causati da un mix tra eccesso di velocità e caratteristiche proprie della strada".

LA PROPOSTA - Di qui la richiesta choc che il Codacons avanza oggi al Comune: chiudere alla circolazione via Cristoforo Colombo, almeno fino a che non saranno garantite le condizioni di sicurezza sul fronte di asfalto, dossi, segnaletica e sistemi automatici di controllo della velocità. "Se non saranno presi adeguati provvedimenti – conclude Rienzi – l’amministrazione potrebbe essere chiamata a rispondere della scia di sangue che quasi quotidianamente si registra su tale arteria".

IL PRECEDENTE - Una richiesta che la stessa associazione consumatori aveva avanzato a poche ore da un'altra tragica morte. In quel caso ad uccidere un motociclista fu sempre un albero, che investì Gianni Danieli, questo il nome della vittima, nella zona di Malafede nel dicembre del 2013. Anche in quel caso il presidente del Codacons Carlo Rienzi chiedeva di "chiudere alla circolazione via Cristoforo Colombo a tempo indeterminato, almeno fino a che il Comune non sarà in grado di garantire la sicurezza di motociclisti e automobilisti, e accertare le responsabilità del Servizio Giardini di Roma Capitale".

LA STRADA PIU' LUNGA D'ITALIA - Una strada killer, salita alla ribalta delle cronache cittadine con una frequenza disarmante. Incidenti mortali, feriti gravi, scontri fra auto, cadute dai mezzi a due ruote, investimenti. Questi gli aspetti che hanno portato via Cristoforo Colombo a guadagnarsi il triste appellattivo di strada killer. Una arteria a scorrimento veloce che collega la Capitale ad Ostia inziando da Porta Ardeatina e finendo a Castel Fusano. Ventisette chilometri di strada che attraversa tre municipi, l'VIII, il IX ed il X con gran parte del suo percorso su tre corsie per ogni senso di marcia, con due complanari ai suoi lati. 

LIMITI DI VELOCITA' - Una vera e propria pista che con i suoi 27 chilometri è la più lunga strada italiana ad appartenere interamente al territorio di un solo Comune, in molti tratti è anche la strada più larga del Paese. Nonostante i limtit di velocità, i semafori e la campagne di sensibilizzazione la Colombo continua però a andare sulle prime pagine dei giornali più per le tragedie che per i suoi primati. 

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