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Cronaca

Sanità, chiude servizio di prenotazione: "ritardi nei pagamenti"

L'annuncio da parte della cooperativa che svolge il servizio "Recup". La regione: "soluzione vicina"

Tempi duri per gli utenti della sanità del Lazio. Giovedì a chiunque chiamerà il numero verde 80 33 33 per prenotare una prestazione medica non risponderà nessuno. Recup il servizio call center per prenotazione sanitarie verrà sospeso. Lo comunica la cooperativa che gestisce il servizio, la coop. Capodarco. Al disagio per gli utenti si unisce quello dei lavoratori: come fa sapere la cooperativa ben 700 dipendenti, tra cui circa trecento disabili, verranno messi in mobilità. Intanto per venerdì mattina è in programma una protesta organizzata da Uil Fpl sotto la sede della regione in via Colombo.

Questo è quanto si apprende da una lettera inviata all'ormai ex presidente della regione Lazio, Renata Polverini, e al commissario alla Sanità, Filippo Palumbo, dal presidente della coopertiva, Maurizio Marotta. Il motivo? "Pesanti ritardi nei pagamenti". Il presidente della Capodarco, cooperativa che da oltre dieci anni gestisce il servizio per la Lait spa della reigone Lazio, ha spiegato che non solo non vengono pagati ma "ci si nega perfino il riconoscimento del debito nonostante la scrivente società ha condotto sin qui l'attività in maniera regolare e secondo gli inviti e le indicazioni dirette della Lait e della Regione con indicazioni anche riferite ai tagli di spending review da attuare".

L'amministrazione regionale, in un comunicato, risponde definendo la polemica una "questione strumentale". Dalla regione arriva un'assicurazione: "Tutto sarà risolto nei prossimi giorni, come è ben noto ai dirigenti della cooperativa di Capodarco. Il finanziamento atteso - si legge nella nota ufficiale - sarà trasferito alla società regionale Lait, titolare del servizio Recup, che a sua volta provvederà ad erogare i fondi a Capodarco per le prestazioni erogate nell'anno 2012".

Sulla questione si è espresso anche il sindacato Ugl. "Esprimiamo forte preoccupazione per le sorti dei lavoratori che si trovano ancora una volta a pagare lo scotto del continuo rimpallo di responsabilità tra le parti interessate e del rinvio degli interventi necessari per risolvere la vertenza" affermano il segretario dell'Ugl Sanità Roma e Lazio, Antonio Cuozzo e Alessio Paterra, rsa Ugl Sanità di Capodarco. Da una parte le dichiarazioni della cooperativa, dall'altra la regione promette di risolvere il tutto: "Cosa dobbiamo aspettarci? Noi sappiamo solo che tra due giorni corriamo il pericolo di avere 700 lavoratori in mobilità e che i cittadini del Lazio rischiano di essere privati di un servizio indispensabile per la prenotazione delle visite e delle prestazioni mediche" hanno dichiarato augurandosi un intervento risolutivo da parte della regione.

Sulla questione si sono sollevate anche le critiche del mondo politico. Scrive Zingaretti su facebook: "E' l'ennesima vergogna del malgoverno della destra. La Regione è ormai allo sbando, senza una guida e senza nessuna linea precisa di intervento". Pessimista invece Fabio Nobile, candidato alle regionali per Rivoluzione Civile: “Inutili le generiche rassicurazioni della Regione Lazio circa una soluzione della vicenda  della cooperativa sociale Capodarco. Non è sufficiente dire che tutto si risolverà nei prossimi giorni dopo aver rimandato per troppo tempo la decisione sullo sblocco dei finanziamenti per l’attività del 2012 e vista la prolungata amnesia sul debito pregresso".

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