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Cronaca

Chikungunya: salgono a 27 i casi di contagio, altri 10 ad Anzio

Stop alle donazioni nel territorio della Asl Roma 2. La Regione: "Non ci saranno problemi per la rete sanitaria"

Salgano a 27 i casi di Chikungunya nella regione Lazio. I 10 nuovi casi, rispetto alla giornata del 13 settembre secondo il Seresmi (Servizio regionale di sorveglianza malattie infettive), non si contano però nell'area della Capitale ma nella zona del litorale, nella fattispecie nel Comune di Anzio e si tratta di residenti e vacanzieri che hanno soggiornato in zona.

Sette casi riguardano persone che non risultano aver viaggiato in Italia o all'estero nei 15 giorni precedenti l'esordio dei sintomi. A comunicarlo è la Regione Lazio che aggiunge: "Rimangono inalterate le notifiche facenti riferimento il territorio di Roma". 

Stop alle donazioni di sangue

Il Centro Nazionale Sangue - Istituto Superiore di Sanità, nel frattempo, ha disposto lo stop alle donazioni di sangue per 1,2 milioni di romani. Si tratta di una misura cautelativa riservata ai cittadini ricadenti alla Asl Rm2 che serve il territorio di Roma sud-est, e ciò ha comportato una normale diminuzione della raccolta sangue. 

Nel resto del comune di Roma la donazione è invece consentita. In tutte le altre aree della Regione, in base all'assunzione di un minor livello di rischio di infezione, al sangue raccolto verrà invece applicata la 'quarantena' di 5 giorni se il donatore ha soggiornato nella Asl Roma 2 o ad Anzio. A livello nazionale i donatori che hanno soggiornato nei comuni interessati saranno invece sospesi per 28 giorni. 

E mentre la sindaca di Roma Virginia Raggi firma l'ordinanza per le disinfestazioni, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti assicura: "Non ci saranno problemi per la rete sanitaria".

Cos'è la Chikungunya

La Chikungunya (CHIKV) è una malattia di origine virale, causata da un virus che appartiene alla famiglia delle Togaviridae (Arbovirus), del genere degli Alphavirus.

Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si possono manifestare sintomi simili a quelli dell’influenza, con febbre alta, brividi, nausea, vomito, cefalea e soprattutto importanti dolori articolari (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa "ciò che curva" o "contorce"), a causa dei quali i pazienti tendono a rimanere assolutamente immobili e assumere posizioni che consentano di limitare il dolore.

Il quadro è accompagnato, in alcuni casi, da manifestazioni cutanee maculopapulari pruriginose, che talora possono assumere caratteristiche di tipo emorragico benigno (petecchie, ecchimosi, epistassi, gengivorragie). Il tutto si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, anche se i dolori articolari possono persistere anche per molti mesi.

Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica o neurologica, soprattutto nei bambini. In rarissimi casi la chikungunya può essere fatale, più che altro in soggetti anziani con sottostanti patologie di base.

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