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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Chikungunya, stop alle donazioni di sangue per un milione e 200mila romani

Si tratta di una misura cautelativa riservata ai cittadini ricadenti alla Asl Rm2 che serve il territorio di Roma sud Est

Era attesa ed è arrivata nella serata di ieri. Il Centro Nazionale Sangue - Istituto Superiore di Sanità ha disposto lo stop alle donazioni di sangue per 1,2 milioni di romani. Si tratta di una misura cautelativa riservata ai cittadini ricadenti alla Asl Rm2 che serve il territorio di Roma sud Est. Qui sono stati riscontrati gran parte dei sei casi di  Chikungunya  che riguardano la Capitale. 

La sospensione totale delle donazioni riguarda solo la Asl 2 del comune di Roma e il comune di Anzio, oggetto di un focolaio confermato nei giorni scorsi. Nel resto del comune di Roma la donazione è consentita. In tutte le altre aree della Regione, in base all'assunzione di un minor livello di rischio di infezione, al sangue raccolto verrà applicata la 'quarantena' di 5 giorni se il donatore ha soggiornato nella Asl Roma 2 o ad Anzio. A livello nazionale i donatori che hanno soggiornato nei comuni interessati saranno invece sospesi per 28 giorni. 

"Sono state attivate tutte le misure  possibili per evitare eventuali carenze a Roma - spiega il direttore del Centro Giancarlo Maria Liumbruno -, a partire dalla mobilitazione delle scorte accantonate per le maxiemergenze. Sia nel Lazio che nelle altre Regioni è già partita una gara di solidarietà che coinvolge sia le istituzioni che le associazioni dei donatori, che saranno coinvolti in una serie di raccolte straordinarie per aiutare il Lazio".

Nella Regione vengono raccolte circa 15mila unità di sangue al mese, di cui almeno 11mila nella sola provincia di Roma. La Capitale raccoglie nei suoi ospedali molti pazienti da altre regioni, soprattutto del sud, e sono presenti circa 400 pazienti talassemici che necessitano di trasfusioni periodiche, e ha un fabbisogno di 400-450 unità di globuli rossi al giorno.roma2_completa_con_sfondo_800-2

I casi registrati a Roma si sono verificati in un’area ristretta in persone che non riferiscono precedenti soggiorni ad Anzio. È ancora possibile la segnalazione di nuovi casi o casi ricostruiti retrospettivamente, spiegano gli esperti dell'Istituto, nonostante le misure preventive già messe in atto nelle zone affette. "Quando ci sono dei focolai abbastanza maturi come quello di Anzio e' possibile che ci siano diffusioni in altre zone, una situazione abbastanza prevista come quella che si verificò dieci anni fa in Romagna, con la segnalazione di alcuni casi a Bologna, alcuni a Ravenna e Rimini - spiega Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell'Iss -. Gli interventi in atto, a partire dalla disinfestazione, in associazione anche al termine della stagione calda pongono le condizioni per il controllo dei focolai esistenti dell’infezione".

Ieri intanto, al termine di un botta e risposta polemico, la sindaca Virginia Raggi ha firmato l'ordinanza che stabilisce disinfestazioni straordinarie, così come ordinato dalla Regione su disposizione dell'Asl. 

Chikungunya, i casi diventano 17. Raggi firma ordinanza per le disinfestazioni

Cos'è la Chikungunya 

La Chikungunya (CHIKV) è una malattia di origine virale, causata da un virus che appartiene alla famiglia delle Togaviridae (Arbovirus), del genere degli Alphavirus.

Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si possono manifestare sintomi simili a quelli dell’influenza, con febbre alta, brividi, nausea, vomito, cefalea e soprattutto importanti dolori articolari (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa "ciò che curva" o "contorce"), a causa dei quali i pazienti tendono a rimanere assolutamente immobili e assumere posizioni che consentano di limitare il dolore.

Il quadro è accompagnato, in alcuni casi, da manifestazioni cutanee maculopapulari pruriginose, che talora possono assumere caratteristiche di tipo emorragico benigno (petecchie, ecchimosi, epistassi, gengivorragie). Il tutto si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, anche se i dolori articolari possono persistere anche per molti mesi.

Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica o neurologica, soprattutto nei bambini. In rarissimi casi la chikungunya può essere fatale, più che altro in soggetti anziani con sottostanti patologie di base.

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