rotate-mobile
Cronaca Garbatella / Via Capitan Bavastro

Case popolari, occupati gli uffici regionali: "Regolarizzare gli aventi diritto"

Circa cento inquilini sono entrati nella sede dell'assessorato alle Politiche Abitative in via Capitan Bavastro. "Approvare subito una sanatoria per i senza titolo"

Un centinaio di abitanti delle case popolari, sostenuti da Asia Usb, hanno occupato questa mattina gli uffici dell'Assessorato alle Politiche Abitative della Regione Lazio, in via Capitan Bavastro. A sollevare la protesta la richiesta "che venga subito discussa e approvata la regolarizzazione per gli inquilini senza titolo degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica" si legge in una nota di Asia Usb. In particolare si chiede di bloccare gli sgomberi degli irregolari e, "dopo anni di mala gestione in cui si è permesso che nelle case popolari accadesse di tutto, condere il titolo a tutti coloro che ne hanno diritto". Una sanatoria "da effettuare nei tempi previsti dalla legge". In seguito alla protesta è stato fissato un tavolo per venerdì alle 10. 

Gli uffici di via Capitan Bavastro sono stati presi di mira perché all'interno ha sede l'Osservatorio Regionale sulla condizione abitativa, "che dovrebbe monitorare i dati relativi al “tema casa” nel Lazio e suggerire le linee regionali in materia, con particolare attenzione al patrimonio residenziale pubblico" si legge nella nota del sindacato degli inquilini. "I dimostranti domandano quali siano le soluzioni individuate dal 1998 a oggi e come mai non sia ancora stata realizzata l'anagrafe del patrimonio Erp".

Per AS.I.A/USB, "la soluzione non è certo quella individuata da Tronca, che vuole sgomberare chi, dopo anni di abbandono del patrimonio ERP, è senza titolo, ma la regolarizzazione di tutti coloro che ne hanno diritto. Non è neanche quella approvata dalla Regione Lazio, che vuole svendere il patrimonio abitativo pubblico, di cui andrebbe invece aumentata la consistenza e curata la gestione e la manutenzione". Gli inquilini invocano azioni che facciano da spartiacque "tra il prima e il dopo: il 'prima' è un arco temporale di oltre 40 anni, durante i quali si è permesso che nelle case popolari accadesse di tutto; il 'dopo' deve essere l'inizio di una gestione puntuale e trasparente dell'Edilizia Residenziale Pubblica, vissuta finalmente come un Bene Comune".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Case popolari, occupati gli uffici regionali: "Regolarizzare gli aventi diritto"

RomaToday è in caricamento