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Cronaca

Casalesi: sequestri per 5 milioni di euro, la camorra anche a Roma Est

Maxi sequestro a imprenditori prestanome dei casalesi che si muovevano anche nella capitale per i loro affari. Tra gli immobili sequestrati anche delle villette a Roma Est

Sei aziende attive nei settori allevamento bufalino, produzione di latte, costruzioni edili, noleggio biancheria, commercio all'ingrosso di prodotti in pelle e un distributore di carburanti e trentotto polizze a vita e nove immobili a Roma Est, sono state sequestrate perché sarebbero tra i beni acquistati da imprenditori vicini al clan camorristico dei casalesi. In particolare si tratterebbe di imprenditori ritenuti prestanome del clan Bidognetti che avevano accumulato un patrimonio di cinque milioni di euro e ora sequestrato dalla polizia tributaria. I sequestri non sono avvenuti solo a Roma, ma anche a Napoli e Caserta.

I sequestri di oggi rappresentano la prosecuzione dell'operazione "Untouchable", coordinata dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Maria Cristina Ribera, Giovanni Conzo e Raffaello Falcone, portata a compimento dallo stesso Gico di Roma lo scorso 22 luglio, che aveva consentito di sgominare un'associazione per delinquere di stampo mafioso, costituente il cosiddetto "braccio imprenditoriale" dei Casalesi. Si trattava cioè di soggetti definiti "intoccabili" nell'ambito dello stesso clan camorristico, cui veniva affidato il reinvestimento in attività economiche lecite dei proventi dell'attività criminale del clan, non solo nell'area del casertano, ma anche in altre regioni d'Italia, tra cui il Lazio, l'Abruzzo e  la Toscana.

Di particolare pregio si rivelarono le investigazioni che consentirono di monitorare "in diretta" i tentativi di infiltrazione della camorra casalese nei lavori di ricostruzione post sismici della città di L'Aquila. Nella circostanza, come noto, furono arrestate 6 persone e sequestrati immobili, società, auto di lusso ed altri ingenti patrimoni, per un ammontare complessivo pari a circa 100 milioni di euro.

Proprio le numerose perquisizioni ed acquisizioni documentali effettuate nel corso dell'operazione "Untouchable"  hanno consentito di scoprire ulteriori patrimoni e società riferibili all'associazione criminale camorristica investigata, oggetto dell'odierno intervento.

Sono stati altresì individuati ulteriori canali di riciclaggio, utilizzati dagli indagati per occultare la provenienza illecita delle provviste derivanti dalle attività delinquenziali riconducibili al clan dei casalesi.

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