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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Casa di cura abusiva nel cuore dei Castelli: tra farmaci e cibi scaduti trovato un anziano morto

Indagata per omicidio colposo una 62enne di Velletri. Disposta l'autopsia sull'ultranovantenne

Un ultranovantenne trovato morto, tra farmaci e cibi scaduti, all'interno di una casa di cura completamente abusiva, creata all’interno di un lussuoso resort ubicato sulle colline dei "Castelli Romani", a Grottaferrata. La struttura è stata sottoposta a sequestro e la titolare, una 62ene di Velletri, è finita indagata per omicidio colposo, maltrattamenti e violazioni al testo unico sulle leggi sanitarie.

Come sono partite le indagini

Le indagini, condotte anche attraverso numerose attività di pedinamento, hanno permesso di rilevare come l’indagata fosse solita frequentare una nota e rinomata struttura ricettiva, molto conosciuta nella zona dei castelli romani per attività di catering e organizzazione di eventi. Circostanza questa particolarmente anomala considerato il basso profilo reddituale della donna. 

Il blitz nel resort

Proprio nel corso di un appostamento, insospettiti dalla presenza di un furgone di onoranze funebri in uscita dal resort, i Finanzieri hanno deciso di fare accesso nella struttura. Qui, all’interno di piccoli bilocali, sono stati rinvenuti cinque anziani in precarie condizioni igienico-sanitarie nonché la salma di  un uomo ultranovantenne, per la quale l’indagata non era in grado di esibire né il certificato di morte né alcun documento identificativo.

Farmaci e cibi scaduti

Nel corso delle perquisizioni, sono stati inoltre rinvenuti e sequestrati medicinali scaduti, piani terapeutici per la somministrazione dei farmaci, scarse quantità di cibo, peraltro di pessima qualità e in parte scaduto, documentazione extra-contabile relativa ai pagamenti delle rette mensili.

La casa di cura abusiva

Gli immediati accertamenti, esperiti in loco anche attraverso l’interessamento di parenti e amministratori di sostegno, hanno permesso di acclarare che la donna gestiva di fatto una casa di cura totalmente abusiva, senza alcuna autorizzazione o titolo professionale. All’interno della struttura, come tra l’altro confermato da una collaboratrice dell’indagata, non vi era alcun infermiere od operatore sanitario abilitato, ma era la stessa indagata a provvedere alla somministrazione dei farmaci secondo i piani terapeutici prescritti, presumibilmente, dai medici di famiglia.

Giro d'affari da 100.000 euro l'anno

L’attività, pur generando significativi guadagni - quantificati sulla base delle rette pagate in circa 100 mila euro all’anno - è risultata completamente sconosciuta al Fisco in quanto la signora veliterna dal 2013 non ha più presentato alcuna dichiarazione fiscale. Due degli anziani “ospiti” sono stati affidati alle cure dei parenti, mentre per tre di loro, in più precarie condizioni di salute, si è reso necessario il ricovero presso strutture ospedaliere attraverso il servizio 118. 

L'autopsia sull'anziano morto

Inoltre, attesa l’impossibilità da parte del personale sanitario intervenuto di constatare l’avvenuta morte per cause naturali, su disposizione dell’A.G., la salma è stata affidata all’ospedale di Tor Vergata per l’esecuzione dell’esame autoptico. La sessantaduenne è, allo stato, indagata per omicidio colposo, maltrattamenti e violazioni al testo unico sulle leggi sanitarie. Sono inoltre in corso ulteriori accertamenti per verificare eventuali responsabilità in capo al titolare della struttura alberghiera e all’amministratore di sostegno di alcuni anziani in relazione al proprio operato.

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