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Cronaca

Caos nella metro B: il racconto di un lettore

Scene apocalittiche nei piazzali e nelle vie antistanti la Stazione di Eur Magliana: intorno alle 8 di stamane una folla di passeggeri. Il racconto di un lettore sui disagi del blocco della metro B

Come si legge sul sito dell’ATAC:
“Per un'infiltrazione di carburante proveniente da un distributore posto su viale Marconi, il servizio della metro B e della ferrovia regionale Roma-Lido e' sospeso e sostituito da bus tra Piramide ed Eur Magliana.

Purtroppo con l’orario di punta dei pendolari il servizio sostitutivo è andato nel caos totale, causando scene apocalittiche nei piazzali e nelle vie antistanti la Stazione di Eur Magliana. Intorno alle 8 di stamane una folla di passeggeri si accalcava nel piazzale antistante, prendendo d’assalto i pochi bus che alla spicciolata arrivavano, gli stessi “organizzatori” dell’Atac hanno contribuito ad aumentare il disagio dando ordini e contrordini facendo entrare anche Bus Trollino nel piazzale, che al momento di fare manovra il bus non riuscisse più ad uscire. Inoltre alcuni autisti non erano nemmeno stati informati del percorso da dover prendere, inoltre un autista (si suppone di più) sono stati prese a malaparole dagli utenti sfiniti. Un anziano apostrofava con “Cogli****!!! Siete
dei cogl***!!!” l’autista Atac.

Blocco metro B foto di Laurent Lavì Lazzeresky



L’organizzazione era pressoché assente, un Carabiniere e alcuni Militari provavano a disciplinare la folla inferocita, neanche con l’ausilio di vigili urbani e Polizia la situazione è migliorata. Unica figura assente era quella di un parroco, per tentare di placare le imprecazioni e bestemmie dei passeggeri.

Una volta riusciti a salire (o meglio dire stipati) sui famigerati “bus sostitutivi”, rinominati
simpaticamente “carri bestiame”, ci si ritrovava bloccati per 40 minuti nel traffico di Via Ostiense, fino a giungere alla Stazione di Piramide. Per percorrere nemmeno 5 km abbiamo impiegato quasi 2 ore, stipati con donne, bambini e anziani.

Ma l’apocalisse non finisce qui. Una volta giunti a Piramide, nuova sorpresa, la banchina direzione Rebibbia è intasata di persone, il cartello luminoso riporta la scritta 6 minuti.
Mentre scattavo delle fotografie una Guardia Giurata si avvicina e mi intima di cancellare le foto, rifiuto motivando con il diritto di cronaca, allora vengo minacciato dall’addetto alla sicurezza di essere fermato, chiedendomi anche di mostrargli i documenti, mi rifiuto per entrambe le richieste, e minaccia allora di chiamare i Carabinieri, ed a quel punto accade qualcosa di inaspettato, le persone che avevo intorno, i passeggeri in attesa, iniziano a difendermi a spada tratta, chiedendo di continuare a fotografare e di non cancellare niente, per documentare i disagi e i disservizi dell’Atac, di fronte alla folla di persone schierate la G.P.G. ha tentennato e con tono perentorio mi intimava di montare sulla prossima metro e di andarmene.

Era quello che speravo quando sono uscito di casa stamane, montare sulla metro e andare…
Per dovere di cronaca, al mio arrivo a Termini il cartello luminoso comunicava 11 minuti per la metro successiva. Ma forse più che alla propria immagine l’Atac dovrebbe pensare ad offrire un servizio quantomeno decente agli utenti e abbonati che tentano di usufruire del servizio. In questo caso le carenze sono state ancora più gravi, visto che l’infiltrazione di carburante e la successiva sospensione del servizio era nota dal giorno prima. L’A.D. dovrebbe chiarire se intende risarcire le ore perse di lavoro dei pendolari, e come sia potuto andare nel caos l’intero servizio sostitutivo.
 

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