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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Lorenzo / Piazza dell'Immacolata

A San Lorenzo arriva il 'Radical cannabis club': coltivazione in piazza e distribuzione di semi

E' una tappa della campagna "di disobbedienza civile" lanciata dai Radicali Italiani. "Si approvi il ddl sulla legalizzazione della cannabis"

"La cannabis è già libera, rendiamola legale". Con questo slogan questa sera alle 18 a San Lorenzo, in piazza dell'Immacolata, sbarca la campagna "Radical Cannabis Club" portata avanti dai Radicali Italiani. Un vero e proprio corso di coltivazione di cannabis in piazza, con tanto di semina e distribuzione di semi, in una delle zone della Capitale più assediate dal mercato illegale delle droghe. 

A tenere il corso sarà Luca Marola, autore del libro 'Autofiorenti, il primo manuale di coltivazione', a mettere in pratica le sue indicazioni saranno i dirigenti radicali: il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi, la presidente Antonella Soldo, il tesoriere Michele Capano e il segretario di Radicali Roma Alessandro Capriccioli, che daranno luogo a una semina pubblica, come azione di disobbedienza civile, e distribuiranno a chiunque ne farà richiesta i semi insieme alla tessera del "Radical Cannabis Club". 

Nelle prossime settimane i Radicali partiranno a bordo del camper del "Radical Cannabis Club" per replicare il corso di coltivazione in altre città d'Italia, sempre insieme a Luca Marola.

"Con questo nostro "tour disobbediente" chiediamo al parlamento di smetterla di rimandare e di approvare finalmente la legge sulla cannabis legale", spiegano Riccardo Magi, Antonella Soldo e Michele Capano. "Ora che l'eventualità di elezioni anticipate sembra accantonata, c'è il tempo per approvare entro la legislatura quelle leggi fondamentali per l'affermazione di diritti e libertà civili, come lo ius soli, il biotestamento e la legalizzazione della cannabis. Dopo una fugace apparizione in aula il ddl cannabis legale è stato rispedito in commissione dove giace su un binario morto".

Un ddl "vittima" denunciano i Radicali "di un manipolo di proibizionisti che si oppone a questa riforma di buon senso, contro la volontà della stragrande maggioranza dei cittadini e il parere di istituzioni come la direzione nazionale antimafia, ma anche di magistrati e forze di polizia. La legalizzazione infatti sarebbe il principale strumento di contrasto alle narcomafie. Se il parlamento sarà così irresponsabile da rinunciare ad approvarla in questa legislatura, alla prossima dovrà comunque fare i conti con la nostra legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della cannabis che come Radicali Italiani e Associazione Coscioni abbiamo depositato a novembre e che non scadrebbe con lo scioglimento delle Camere. In ogni caso, quindi, la battaglia continua", fanno sapere Magi, Soldo e Capano.

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