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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Ponte Mammolo / Via Vincenzo Lodigiani

"Era troppo pericoloso": così ha ucciso e impiccato il cane. Il Comune valuta di costituirsi parte civile

La richiesta da parte di Loredana Pronio: "Sono anni che chiedo alla politica di inasprire le pene che ad oggi sono irrisorie"

Un cane trovatello adottato 8 anni prima ma diventato "ingestibile", tanto da diventare "troppo pericoloso", sino alla decisione di "liberarsene" in modo atroce, impiccandolo con una corda ad un albero in un parco. Così il 66enne che ha ucciso il cane trovato morto nell'area di Casal de' Pazzi ha raccontato il suo gesto. Una morte atroce, che ha animato il dibattito politico e cittadino. 

A lanciare la richiesta che il Comune di Roma si costituisca parte civile Loredana Pronio, delegata della Sindaca Raggi al Benessere ed alla Tutela Animale "Auspico che l'Amministrazione Capitolina, nella persona del suo Sindaco, si costituirà parte civile così come farò anche io non appena sarà resa nota la data del rinvio a giudizio dell'autore del delitto e della sua complice".

I fatti si sono consumati lo scorso 19 giugno nell'area della Riserva Naturale della Valle dell'Aniene dopo che un agente di polizia penitenziaria llibero dal servizio che passeggiava con il suo cane nel parco di via Lodigiani. ha notato un uomo sollevare una corda a fatica appesa a un albero. Su una cima un cappio dal quale ciondolava ormai inerme, a sei metri di altezza, il cane del quale aveva deciso di disfarsi perché "ingestibile".

Quando ha scoperto l'uomo, un 66enne della provincia di Oristano ma residente a Roma, sollevare il cane appeso alla corda dal collo, ha corso disperato tentando di salvare l'animale, gli ha urlato di fermarsi mostrando il tesserino, ma si è sentito rispondere che ormai il cane era morto: "Era troppo pericoloso, bisognava liberarsene" gli ha detto prima di iniziare la corsa verso l'uscita del parco con una sega in mano con la quale forse voleva disfarsi del corpo. 

Il poliziotto ha chiamato il 112 riuscendo a intravedere l'uomo correre in strada in direzione di un'utilitaria a bordo della quale lo aspettavano due donne, ucraine di 54 e 63 anni, poi denunciate per favoreggiamento in concorso e resistenza. Riuscito ad annotare la targa e a consegnarla ai poliziotti nel frattempo arrivati sul posto, è stato così possibile rintracciare la proprietaria dell'auto, una donna residente a Guiidonia Montecelio, la quale però ha spiegato di averne lasciato l'utilizzo all'uomo. 

Una volta in casa del 66enne, gli agenti che lo hanno denunciato per uccisione di animale, resistenza e minacce a pubblico ufficiale gli hanno chiesto i motivi del folle gesto. "Il cane ormai era un trovatello adottato 8 anni fa ed era diventato ingestibile - ha spiegato - Giovedì sera (il giorno prima di ucciderlo) ha morso la mano alla padrona (una delle due ucraine) che ha così deciso di liberarsene". Nel parco gli agenti della Scientifica hanno sequestrato piccone, una corda, mentre in casa del 66enne hanno trovato la sega. 

I poliziotti della volante San Basilio 1 con la ditta della Asl hanno provveduto al ritiro della salma, portata al canile della Muratella.

"Quanto accaduto a Roma il 19 giugno scorso ci riporta alla memoria di Angelo, il cane randagio di Sangineto, tristemente famoso per essere stato ucciso nello stesso modo da 4 delinquenti minorenni - le parole di Loredana Pronio -. Anche in quel caso gli assassini, perché così intendo definire chi uccide un animale, furono individuati e denunciati".

"Ci fu un processo ma non si fecero un solo giorno di carcere così come  accadrà per il 64enne scoperto grazie alla prontezza delle forze  dell'ordine che ringrazio sempre. Sono anni che chiedo alla politica di modificare la L. 189/04, e  l'articolo 544 bis, ed inasprire le pene che ad oggi sono irrisorie  tanto che, chiunque uccida un animale, può confidare su un massimo di pena di due anni che si traduce in un " tanto io me la cavo". 

"Chiedo anche a chi si sta giustamente indignando per quanto accaduto di non scendere allo stesso livello di questa "gente"ma di confidare nella giustizia - conclude la delegata della Sindaca Raggi al Benessere ed alla Tutela Animale - che, ricordo, mette solo in pratica le leggi che ha a disposizione e, semmai volessero prendersela con qualcuno, vadano a manifestare sotto i palazzi e tirino per la giacchetta i politici che si sono dimostrati sempre insensibili a questa tematica".

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