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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Il labrador è malato e il condominio vieta l'ascensore

A causa di una delibera, in un condominio di Roma, viene impedito ad un labrador di nome Rambo, di utilizzare l'ascensore. Il cane è affetto da una grave displasia degenerativa alle anche e ai gomiti

Un cane malato, una delibera condominiale discutibile e un'associazione spesso a fianco degli animali. E' polemica dopo la denuncia dello Sportello Tutela Animali Codici ( Centro per i Diritti del Cittadino) che ha raccolto la triste storia che vede coinvolto il cane Rambo, gravemente malato.

La Signora, di Roma, ha adottato Rambo, un cane di razza Labrador, al canile municipale di Montefiascone. Vedendolo in cattive condizioni di salute, dopo averlo portato dal veterinario per una visita di urgenza, ha scoperto l'infausta diagnosi: il cane è affetto da una grave displasia degenerativa ai gomiti e alle anche, una grave forma di artrosi che purtroppo potrebbe anche costringere la Signora, in futuro, a dover far sopprimere il suo amico a quattro zampe.

Il veterinario consiglia alla Signora, che per allontare questo triste giorno, il cane deve sforzare quanto meno possibile le articolazioni e consiglia l'utilizzo dell'ascensore per scendere e salire dal quarto piano della sua abitazione. Il peso sulle zampe potrebbe essere fatale per il labrador: "La patologia di cui soffre Rambo - commenta il Medico Veterinario Gianluca Marchetti - rende assolutamente necessario l'utilizzo dell'ascensore per evitare che il peso consistente dell'animale insista sulle articolazioni in maniera eccessiva".

Quindi la Signora, procedendo secondo le indicazioni ricevute dal suo veterinario, utilizza l'ascensore rispettando le norme igieniche per gli altri condomini. Putroppo, però, l'utilizzo dell'ascensore non le viene autorizzato dopo una delibera condominiale e la Signora, rivolgendosi allo sportello di Codici, richiede aiuto per tutelate il suo cane Rambo.

"La delibera condominiale" spiega Valentina Coppola Presidente di CODICI Ambiente, "viene senz'altro superata dalle superiore necessità di tutela della salute dell'animale. Si palesa quindi una indebita compromissione dei diritti dell'animale e di conseguenza anche della proprietaria. La stessa si troverebbe infatti costretta a scegliere tra privarsi del proprio animale, che ricordiamolo, proviene già da una orribile esperienza in canile, oppure a lasciare l'appartamento dello stabile in cui vive." Il Codici ha dato vita ad una azione legale con la speranza di tutelate la vita di Rambo e la tranquillità della cittadina romana.

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