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Cronaca

Morte Califano: domani camera ardente in Campidoglio, funerali il 2 a piazza del Popolo

La camera ardente sarà allestita domani, lunedì 1 aprile, nella sala della Protomoteca in Campidoglio. Martedì i funerali nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo

La camera ardente di Franco Califano, morto ieri sera, sarà allestita nella sala della Protomoteca in Campidoglio. Si aprirà domani mattina, lunedì 1 aprile, alle 10.00 e chiuderà alle 19. Lo comunica, in una nota, l'ufficio stampa di Roma Capitale annunciando che i funerali del cantautore sono previsti per martedì 2 aprile, nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo. E intanto a poche ore dal decesso il nome e la memoria del cantante romano rimbalzano senza sosta nelle parole di cordoglio di politici, colleghi, artisti.

"Credo che tutta Roma sia commossa per la scomparsa di un grandissimo artista come Franco Califano, profondamente radicato nella nostra città, nella storia e nella produzione artistica di tutti quei diversi modi di essere e soprattutto di quelle borgate che spesso hanno bisogno di una loro espressione" ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno dopo essersi assunto l'impegno di intitolare una via della città proprio lui, al Califfo. L'ultimo ricordo? "Quando l'abbiamo incontrato per un filmato sulla sua vita, mi pare fosse alla Casa del Cinema, per una testimonianza. Quindi l'abbiamo incontrato, abbiamo parlato tranquillamente e lui ha commentato che la sua lunga esperienza gli aveva insegnato tanta saggezza, quindi vedeva le cose con un po' con distacco. Ma - ha concluso - con grande affetto per tutti noi".

Franco Califano

C'è poi chi affida alla rete il suo commiato. "Se ne va un menestrello romano, 'poeta maledetto' malinconico e dissacrante, sempre genuino. Ciao Franco" scrive su twitter Giorgia Meloni, deputato e fondatore di Fratelli d'Italia. "Un pensiero a Franco Califano, un grande della musica italiana. Le sue canzoni lo renderanno indimenticabile" gli fa eco il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

"Un altro grande artista della musica italiana ci ha lasciato. Con un percorso diverso da quello di Enzo, Franco Califano ha scritto ed interpretato bellissime canzoni che non svaniranno nel tempo, brani come 'Minuetto', 'Tutto il resto e' noià, 'La musica e' finità, 'Una ragione di piu'' e tante altre. Lo ricordiamo affettuosamente come il 'CALIFFO', poeta cantautore che ha conquistato tanti cuori nell'universo femminile. Questa è una Pasqua triste per la musica...". Così Gianni Morandi ricorda Califano con un post sulla sua pagina Facebook.

"Ieri Jannacci, oggi Califano... scompaiono due artisti, bravi e diversi. Uno simpatico e caro amico, l'altro un 'maestro'". Così Vasco Rossi, con un post pubblicato poco prima del mezzogiorno di Pasqua sulla sua pagina Facebook, ricorda i due artisti scomparsi nell'arco di 24 ore. "Ho scoperto Jannacci - ricorda il Blasco - quando avevo 16 anni. Le sue canzoni in milanese mi conquistarono subito. Erano divertenti e originali. Dipingevano personaggi disperati e sfortunati. Gli ultimi non i primi. Gli antieroi, le persone comuni (l'Armando, Vincenzina). La sua ironia amara, la sua satira sottile, sferzante, acuta e irresistibile lo portò in seguito a scrivere alcuni tra i più grandi capolavori della canzone italiana. 'Vengo anch'iò, 'Quelli che', 'Se me lo dicevi prima', sono solo i primi che mi vengono in mente. Devo molto artisticamente a Enzo Jannacci e dentro il mio cuore di certo, lui e anche Franco, non moriranno mai".

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