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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Ponte dell'industria

Omicidio sul Tevere: il 23enne ritrovato a Ponte Testaccio pestato e gettato in acqua

Il corpo del giovane venne ripescato all'alba dello scorso 29 settembre. Le indagini della polizia hanno portato all'individuazione dei responsabil. Il movente passionale

Omicidio e non incidente. Si concludono con tre arresti le indagini relative alla morte di Tomasz Mateujz Perkowski, cittadino polacco di 23 anni in Italia senza fissa dimora, ripescato cadavere nel Tevere alle prime luci dell'alba dello scorso 29 settembre nel tratto del fiume Tevere compreso tra Ponte Testaccio e Ponte dell’Industria.   SEGNI DI VIOLENZA - I rilievi autoptici eseguiti sul cadavere hanno evidenziato che le lesioni presenti sul corpo erano da ricondurre ad una probabile azione dolosa e non provocate da circostanze o cause accidentali, lasciando ipotizzare che il giovane potesse essere stato vittima di percosse. Sul volto del giovane erano infatti state trovati segni sul volto compatibili con una caduta ma anche possibili violenze. 

SANGUE SULLA BANCHINA - Pertanto è stata avviata un’attività di indagine da parte degli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Monteverde, che percorrendo a ritroso il greto del fiume Tevere hanno individuato il luogo dell’aggressione nei pressi del ponte Vittorio Emanuele II lato Lungotevere dei Fiorentini, dove sono state rinvenute in terra tracce di sostanze ematiche e di altro genere.

COPPIA DI CITTADINI POLACCHI - E’ stato quindi scandagliato l’ambiente dei clochard al fine di acquisire informazioni sull’accaduto, che in una prima fase hanno consentito di individuare tra le persone responsabili dell’aggressione due cittadini polacchi, Lukasz Pajak di 31 anni e Barbara Krystyna Dudka di 43 anni, i quali sono stati sottoposti a Fermo, poichè  gravemente sospettati di essere coinvolti nell’azione delittuosa in argomento. 

VIDEO - IL LUOGO DELL'OMICIDIO

AUTORE DEL PESTAGGIO - Le indagini sono proseguite in collaborazione con gli agenti Squadra Mobile al fine di rintracciare l’autore del pestaggio, individuato nel cittadino lituano Viktoras Lihachovic 31enne, compagno della Dudka, il quale si era allontanato dal territorio della Capitale subito dopo aver commesso il fatto.

FUGGITO ALL'ESTERO - Nei giorni scorsi il Lihachovic, del quale si erano seguite le tracce prima in Francia e poi a Genova - città dove è stato identificato in collaborazione con la Squadra Mobile del capoluogo ligure - è tornato a Roma ed è stato individuato dagli investigatori ed anch’egli sottoposto a Fermo del Pubblico Ministero, poi convalidato dal Gip del Tribunale di Roma.

DELITTO PASSIONALE - Infatti, l’uomo in sede di interrogatorio dinnanzi al Pm ha confermato quanto emerso dalle indagini, ovvero di essere l’autore del pestaggio della vittima. Il movente che avrebbe determinato l’efferato delitto sarebbe riconducibile ad una lite scaturita per motivi di gelosia, che è avvenuta proprio nel luogo individuato dagli investigatori, dove da alcuni giorni vittima e aggressori stanziavano su un giaciglio di fortuna.

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