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Cronaca Ostia / Lungomare Lutazio Catulo

La mareggiata "mangia" la Pinetina. Lo sfogo del gestore: "Ostia sta morendo"

Distrutte 19 cabine, altre 20 inagibili. Franco Petrini, gestore de La Pinetina, ai taccuini di RomaToday si sfoga: "Non c'è più arenile. I ripascimenti negli anni sono stati fatti sempre male"

Un deja-vu. Anche oggi il mare di Ostia fa l'ennesima conta dei danni causati da una mareggiata. Anche questa volta a farne le spese più grandi è lo stabilimento La Nuova Pineta-Pinetina. Una scena, purtroppo, già vista e raccontata negli ultimi mesi e che oggi, con la stagione balneare estiva, rischia di essere un duro colpo per il gestore Franco Petrini.

La mareggiata ha "mangiato" metri di arenile. La conta dei primi danni è impietosa. Sono 19 le cabine distrutte, 20 quelle inagibili, 22 a rischio inagibilità per mancanza sabbia e di relative passerelle per raggiungerle.

"Attendiamo indicazioni. Le zone indicate sono state tutte messe in sicurezza. Il numero di ombrelloni sdraio e lettini inutilizzabili è difficilmente quantificabile, l'ordine numerico non è in ogni caso minore del 50 per cento della capacità operativa", dice Petrini ai taccuini di RomaToday.

Ostia, mareggiata Nuova Pineta-Pinetina

Il gestore de La Nuova Pineta-Pinetina è amareggiato: "Negli ultimi mesi è la terza volta che mi ritrovo una scena così. Prima a febbraio, poi a marzo. Non c'è più spiaggia e i ripascimenti fatti in questi anni, sempre in maniera effimera e inadeguata, hanno fatto il resto. Per limitare i danni utilizzassero almeno la spiaggia del dragaggio del Canale dei Pescatori".

Con il commissariamento per mafia, poi secondo Petrini è anche difficile trovare da chi avere risposte: "Non abbiamo un interlocutore diretto. E' ora che la comunità reagisca, Ostia sta morendo". 

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