rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Monterotondo / Via Martiri di Via Fani

Armi trovate nel parco, egiziano semina il panico dopo averle rubate al boss di Monterotondo

Le indagini dei carabinieri dopo il sequestro di un borsone con fucili d'assalto, pistole e polvere pirica. I colpi di arma da fuoco vennero esplosi in pieno giorno nei giardini pubblici

Un mistero che ha trovato una prima risposta. Era infatti il pomeriggio dello scorso 7 marzo quando alcuni colpi di arma da fuoco furono esplosi in pieno giorno nei giardini pubblici Martiri di via Fani di Monterotondo. Dei momenti di panico davanti a famiglie e bambini che giocavano nell'area verde del centro del Comune eretino della provincia di Roma. A fare fuoco un giovane cittadino egiziano di 29 anni, trovato in stato confusionale dai carabinieri in possesso di un borsone con un vero e proprio arsenale. A distanza di tre mesi gli investigatori hanno scoperto la provenienza della armi, notificando un'ordinanza di custodia cautalare in carcere ad un 39enne originario di Ragusa, ritenuto il boss criminale di Monterotondo. 

UN ARRESTO - Una indagine complessa, quella dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Monterotondo diretti dal capitano Salvatore Ferraro, che hanno notificato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip al 39enne siciliano, già gravato da numerosi precedenti di polizia. L'uomo è accusato di detenzione illegale di armi da guerra e comuni da sparo atte all’impiego, nonché di diverse tipologie di munizioni e di polvere da sparo.

ARMI RUBATE ALLE CASE POPOLARI - Arrestato il 29enne egiziano, i militari hanno quindi avviato le investigazioni scoprendo il luogo dal quale il borsone contenente l'arsenale venne prelevato. Le armi, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, vennero infatti rubate da una cantina delle case popolari di via Aldo Moro dalla disponibilità del boss di Monterotondo, una volta atteso il momento propizio per portarle via. 

SPARI NEI GIARDINI - Era lo scorso 7 marzo ed il cittadino straniero, dopo aver rubato il borsone, esplose alcuni colpi d’arma da fuoco all’interno del parco pubblico di via dei Martiri di via Fani. I Carabinieri intervenuti riuscirono a bloccare lo straniero e poi a disarmarlo mentre, seduto su una panchina maneggiava la pistola. Insieme alle altre armi, prelevate da un locale nelle vicine case popolari che aveva tenute con se. Il tutto fra il panico e la paura dei bambini e dei loro genitori presenti in quel momento nell'area giochi. 

ARSENALE NEL BORSONE - Nei pressi della panchina, infatti, in un borsone, vennero rinvenute altre armi e munizioni. In particolare, furono sequestrate: due pistole risultate rubate nell’agosto 2014 in zona Roma Casalotti, in occasione di furto in abitazione; un fucile a pompa risultato rubato nel 2012 a Scandriglia (provincia di Rieti) ed un fucile kalashnikov, calibro 7,62, oltre a sette serbatoi riconducibili a diverse armi e a qualche centinaio di colpi di diverso calibro. 

POLVERE PIRICA - Inoltre, sul terreno sempre nelle vicinanze della panchina venne individuata una bottiglia in vetro, chiusa artigianalmente con nastro adesivo, al cui interno furono rinvenuti circa 50 grammi di polvere pirica.

ALLARME TERRORISMO  - Un rinvenimento misterioso, quello delle armi, che accese un campanello d'allarme in relazione alla possibile preparazione di un attentato terroristico. Poi la scoperta dell'uso dell'arsenale da parte della criminalità locale. 

CRIMINALITA' LOCALE - Le successive indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno consentito di ricondurre la disponibilità delle armi in sequestro alla criminalità locale e di ricostruire un importante quadro indiziario a carico del trentanovenne siciliano, che dopo l’arresto è stato tradotto presso la casa circondariale di Roma Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria tiburtina.

SODALE DEL BOSS - Assieme al boss di Monterotondo, è stato ritenuto responsabile in concorso, un 37enne eretino, indagato in stato di libertà. Le armi sequestrate sono state inviate ai RIS dei carabinieri per comprendere se siano stati usati in episodi criminali.  

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Armi trovate nel parco, egiziano semina il panico dopo averle rubate al boss di Monterotondo

RomaToday è in caricamento