Finte scolare borseggiano turisti in fila ai Fori Imperiali: hanno 11 e 14 anni
Le giovani ladre trovate dagli agenti dello Spe con le cartine di Roma in mano mentre alleggerivano le vittime sulla via Sacra. Altre quattro sono state fermate alla Stazione Termini
Travestite da scolarette in gita con tanto di zainetti alla moda e cartine di Roma in mano. Così le baby borseggiatrici si mettono in fila nei luoghi di accesso alle meraviglie della Città Eterna per poi 'ripulire' gli ignari turisti in visita nell'Urbe. Una situazione che conoscono bene gli agenti del Grupo Spe della Polizia Locale di Roma Capitale che stamattina hanno fermato una banda al lavoro sulla via Sacra, strada di accesso ai Fori Imperiali.
IN FILA AL FORO ROMANO - In particolare gli agenti diretti dal comandante Antonio Di Maggio ne hanno prima 'pizzicate' quattro, tutte minorenni di età compresa fra gli 11 ed i 14 anni e tutte provenienti dal campo rom di Castel Romano. La banda era entrata in azione questa mattina nel Centro Storico della Capitale ma è stata colta in flagranza di reato dai 'caschi bianchi' del Gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale mentre metteva le mani nelle borse degli ignari turisti in gita.
RESTO DELLA BANDA A TERMINI - Altre quattro borseggiatrici, con lo stesso travestimento e sempre provenienti dal campo rom della via Pontina, sono invece state fermate con le 'mani nella marmellata' mentre cercavano di borseggiare i passeggeri in transito alla Stazione Termini.
35 ARRESTI IN QUATTRO - Fermate dagli uomini diretti dal comandante Di Maggio le borseggiatrici sono poi state portate nel comando del Gruppo Spe di Ponte di Nona e sottoposte ad accertamenti. In particolare le quattro finte studentesse sono risultate avere un lungo curriculum criminale, nonostante la giovanissima età. Sono infatti 35 le volte in cui le borseggiatrici (13 una, 6 un'altra ed 8 le altre due) sono state fermate in flagranza di reato mentre ripulivano turisti e passeggeri a Termini e nelle zone del Centro Storico di Roma.
BANDA DEL FRECCIA ROSSA - Stesso dicasi per le altre quattro loro 'colleghe' fermate a Termini, tutte già conosciute alle forze dell'ordine e facenti parte della cosiddetta Banda del Freccia Rossa. Le stesse sono infatti state fermate dagli agenti della Polfer gli scorsi 2 e 5 ottobre mentre, in trasferta dai campi rom della Capitale, borseggiavano le vittime sia sul treno che nelle stazioni di Venezia e Milano dopo essere riuscite a viaggiare indisturbate sui convogli dell'Alta Velocità.
LA MAPPA DELLE BORSEGGIATRICI - L'inchiesta del Gruppo Spe ha portato ad una sorta di mappatura delle borseggiatrici che agiscono nella Capitale. Sono infatti oltre 280 i minori, tra i 10 ed 17 anni, già schedati e conosciuti delle forze dell'ordine, il 15 per cento maschi ed il restante 85 per cento composto da donne. Tutti, o quasi, provenienti dal campo rom di via Pontina e da quello di via della Chimica, nella vicina Latina. Tra le loro attività borseggi, accattonaggio, racket delle biglietterie, finte guide turistiche e, appunto, finte scolare.
RACKET GESTITO DAI GENITORI - Un vero e proprio business gestito da una quartantina di famiglie rom (per lo più serbe, bosniache e romene) che gestiscono gli oltre 280 minori che ogni giorno arrivano nella Capitale a borseggiare o a commettere reati. Un sistema che consente singoli guadagni che vanno dai 200 euro ai 4mila euro al giorno. Delle vere e proprie professioniste dei reati predatori con alcune di loro che hanno il compito preciso di far sparire i soldi una volta rubati portandoli direttamente ai campi rom dove risiedono una volta accumulata una somma tale da poter creare grane in caso di fermo delle forze dell'ordine e di rinvenimento nelle tasche della ladre di considerevoli somme di denaro.
ESERCITO DI BORSEGGIATORI - Un vero e prorpio esercito di baby borseggiatrici che ogni mattina, invece di andare a scuola dove sono regolarmente iscritte, vanno a 'lavorare' alleggerendo turisti e ignari cittadini. Decine e decine di ragazze in età scolare, ben conosciute dai vigli urbani, dalla polizia e dai carabinieri con le forze dell'ordine che, in previsione del prossimo Giubileo della Misericordia, hanno intensificato i controlli antiborseggio nelle zona a rischio della Capitale.
