rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cassia / Via Raffaele Stasi, 16

"In caso di morte contattare notaio": il killer di via Stasi ed il biglietto sulla porta

La scoperta del messaggio di Antonio Torra da parte dei carabinieri. L'uomo, dopo aver ucciso marito e moglie per delle beghe condominiali si è ucciso con la stessa pistola nel suo monolocale

"Per le forze dell'ordine. In caso di morte contattare il mio notaio", con indicato anche il numero del professionista con il quale aveva fatto testamento circa un anno fa.

Questo quanto trovato dai carabinieri davanti il portoncino dell'appartamento in cui l'82enne Antonio Torra si è ucciso dopo aver freddato con tre colpi di pistola i vicini di casa, il 62enne Tiziano Lampugnani e la moglie Perla Montori, 67 anni. La tragedia intorno alle 15:30 di giovedì 27 ottobre nell'androne di una palazzina a due piani posta al civico 16 di via Raffaele Stasi, ai Due Ponti. 

VICINI DI CASA - Alla base del duplice omicidio l'ennesima lite condominiale tra i coniugi Lampugnani, che abitavano al primo piano, ed Antonio Torra, che viveva da solo in un monolocale posto al piano rialzato sopra l'appartamento dove abitavano le due vittime.

LA GATTARA DI VIA STASI - Un duplice omicidio covato presumibilmente da tempo ed alimentato da una serie di beghe condominiali. Il tutto alimentato dal fatto che la signora Perla desse da mangiare ai numerosi gatti del quartiere, per questo, per ripicca, il condomino del piano di sopra faceva rumori molesti, anche nelle ore notturne. Una "gattara" indigesta per Antonio Torra, che odiava per sua stessa ammissione i felini che la 67enne accudiva.

IL DUPLICE OMICIDIO - Un uomo litigioso il pensionato 82enne, padre di un figlio che viveva a Taranto e con il quale aveva interrotto i rapporti da tempo. Burbero anche con gli altri abitanti di via Stasi, gli stessi hanno riferito agli investigatori di come Antonio Torra litigasse spesso anche con altre persone, con un particolare astio nei confronti di Tiziano e Perla. Ieri mattina l'ennesima lite. Andati a fare spesa al supermercato l'82enne ha aspettato che rientrassero nella palazzina per poi freddarli con tre colpi di pistola nell'androne di casa. 

PROBLEMI CON I VICINI - Un uomo solo che si era creato un videocitofono a parte rispetto a quello del palazzo e che aveva avuto problemi anche con i suoi ex vicini quando abitava nella vicina via Gradoli (salita alla ribalta delle cronache nel 2009 per la morte di Brenda, la transessuale coinvolta nello scandalo che travolse l'allora Governatore del Lazio Piero Marrazzo). Poi i problemi con Tiziano e Perla, una volta preso in affitto il monolocale al quale si accedeva da una piccola rampa di scala che Torra aveva in comune con i Lampugnani, anche quella motivo di tensione. 

CALIBRO DELLA PISTOLA  - A mettere i carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci sulle tracce di Antonio Torra due fattori: i racconti dei vicini, che pur non avendo sentito i colpi di pistola (ben quattro secondo quanto accertato nei rilievi) hanno comunque sentito i tre avere un acceso battibecco nel mattino, ed il calibro dei bossoli trovati vicino ai cadaveri di Tiziano e Perla. Incrociando i dati gli investigatori sono risaliti ad Antonio Torra proprio scoprendo che possedeva, regolarmente detenuta per uso sportivo, una pistola semiautomatica dello stesso calibro. Raccolti gli indizi i militari dell'Arma hanno quindi cinturato la zona con posti di blocco facendo arrivare i vigili del fuoco per entrare nell'appartamento dell'82enne, che non rispondeva alla porta. 

IL NUMERO DEL NOTAIO - Per il timore che l'uomo, armato di una pistola, potesse incrementare i numeri della tragedia sono infatti giunti in via Raffale Stasi i carabinieri dell'Aliquota di primo intervento, una unità recentemente istituita anche con compiti antiterrorismo. Arrivati davanti l'abitazione di Torra hanno poi trovato il biglietto: "Per le forze dell'ordine. In caso di morte contattare il mio notaio", con indicato il numero di telefono.

CHIAVI E TESTAMENTO - Chiamato il notaio quest'ultimo, che aveva con sé una copia delle chiavi dell'appartamento che gli aveva lasciato il Torra assieme al suo testamento, i carabinieri sono poi riusciti ad entrare nell'abitazione dove hanno trovato l'82enne morto dopo essersi sparato un colpo alla tempia con la stessa pistola usata per uccidere Tiziano e Perla.

MONOLOCALE FATISCENTE - Entrati nell'abitazione gli investigatori hanno trovato un appartamento fatiscente nel quale l'anziano pensionato viveva in stato di abbandono. Un giallo di fine ottobre chiuso nel volgere di poche ore, ma forse covato dall'82enne da tempo, in un tragico giovedì pomeriggio nel quale tre persone sono morte per una lite condominiale. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"In caso di morte contattare notaio": il killer di via Stasi ed il biglietto sulla porta

RomaToday è in caricamento