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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Cyberbullismo, la sindaca Raggi premia Bebe Vio e la Polizia postale

La sindaca, l'assessore Frongia e il presidente dell'Aula De Vito, hanno consegnato le medaglie del Natale di Roma e delle pergamene commemorative alla giovane atleta e ad alcuni agenti

Roma premia Bebe Vio e la Polizia postale per l'impegno nella lotta al cyberbullismo. Grande festa ieri mattina nell'aula Giulio Cesare in Campidoglio per un'altra tappa del progetto educativo 'Una vita sui social' contro le prevaricazioni in rete. Presente la sindaca di Roma, Virginia Raggi, il presidente dell'Assemblea capitolina, Marcello De Vito e l'assessore allo Sport e alle Politiche giovanili, Daniele Frongia, che hanno consegnato le medaglie del Natale di Roma e delle pergamene commemorative alla giovane atleta delle Fiamme Oro e ad alcuni agenti della Postale e delle Comunicazioni della Polizia di Stato, la prima testimonial d'eccezione, i secondi ideatori e organizzatori della campagna social. Spettatori d'eccezione tanti ragazzi delle scuole, seduti sugli scranni dei consiglieri capitolini, insieme a genitori e insegnanti. 

Nelle tre edizioni di 'Una vita da social', la Polizia hanno incontrato oltre 1 milione di studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 106.125 genitori, 59.451 insegnanti, per un totale di 8.548 istituti scolastici, 30.000 chilometri percorsi, 150 città raggiunte sul territorio, una pagina Facebook con 108.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online. Dai dati raccolti durante la campagna risulta che circa 2 ragazzi su 3 dichiarano di aver avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo. 

"È un onore per me presentare questo evento in questa sala, simbolo di Roma e di democrazia. Il cyberbullismo è un fenomeno in continuo aumento. E siamo orgogliosi di ospitare qui Bebe Vio, che è un esempio per il coraggio dimostrato su questo tema, perchè ha superato la paura e la vergogna", ha detto De Vito intervenendo in Aula. 

Per Raggi "gli effetti del bullismo e del cyberbullismo sono devastanti, perchè infieriscono sulle debolezze delle vittime. Con le tecnologie c'è un effetto ancora più dirompente alla portata di tutti, anche dei più piccoli, dei bimbi delle elementari: tutto viene esposto a milioni di occhi sconosciuti e invisibili che porta le vittime fino a togliersi la vita per porre fine alla vergogna. Spesso poi il cyberbullo dietro l'anonimato si crea uno schermo e non si sente nemmeno responsabile delle proprie azioni, per questo- ha sottolineato la sindaca- è prezioso il lavoro che ogni giorno svolge la Polizia postale così come il progetto 'Una vita sui social', che ha inciso profondamente nelle pieghe della nostra società". 

"Bisogna darsi da fare tanto, se una cosa la volete dovete impegnarvi tanto. Non è vero che non volete niente, siete giovanissimi. Dovete porvi tutti gli obiettivi del mondo e spaccare tutto", ha detto Bebe Vio agli studenti. "Attraverso i social puoi mandare tanti messaggi positivi, puoi scegliere se dire una cosa importante o dire la cosa sbagliata. Io ho una onlus, grazie ai social posso inviare tanti messaggi positivi, ho un potere perchè posso fare tante cose. Ognuno di voi può dare una mano a un'associazione, se cercate in rete ne trovate tantissime. Sta a voi se scegliere di fare cose belle o brutte, io mi auguro che scegliate quelle belle".

(fonte Agenzia Dire)

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