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Cronaca

Ingannavano le vittime durante il prelievo e gli rubavano carte e codici bancomat

La tecnica collaudata da una banda di sei persone scoperta dalla polizia dopo mesi di indagini. Guadagni sino a 150mila euro ogni tre settimane

Truffa, utilizzo fraudolento di carte, riciclaggio e favoreggiamento. Questi i reati contestati a vario titolo alle 6 persone fermate dalla Polizia al termine di un'articolata attività di indagine. Autori di numerosi “raggiri” messi a segno in varie zone della Capitale - ai danni di cittadini intenti a prelevare al bancomat - sono stati individuati a seguito di un’indagine condotta Squadra Anticrimine coordinata dal vice questore aggiunto Alfredo Luzi, del Commissariato Appio-Nuovo.

TECNICA AFFINATA - La tecnica era sempre la stessa, un “modus operandi” collaudato che coinvolgeva a vario titolo i componenti di questa banda di malviventi. Dopo aver individuato una possibile vittima, ne seguivano gli spostamenti fino all’ingresso nell’area riservata dall’istituto di credito per i prelievi agli sportelli bancomat. Un uomo faceva da palo, non facendo avvicinare persone che potevano disturbare il loro “piano”, mentre un altro  - posizionato  accanto -  si sporgeva per carpire il codice segreto che la vittima digitava, e lo annotava.

IL VIDEO DELLA TRUFFA

ATTENZIONE DELLA VITTIMA - Nel frattempo entrava in scena un altro complice che distoglieva la vittima nel momento in cui stava per ritirare la carta dallo sportello, ad operazione ultimata, facendo notare che le era caduta una tessera a terra, che lui stesso aveva pochi attimi prima “posizionato”.

CAMBIO CARTA - Nel preciso momento in cui la vittima si abbassava per prendere in terra quanto indicato, il primo uomo con un’azione fulminea ritirava la carta bancomat appena utilizzata sostituendola con un’altra dello stesso istituto. Le carte bancomat così “rimediate” con i codici carpiti, venivano poi adoperate presso gli stessi sportelli bancomat o presso altri, prosciugando i conti delle malcapitate vittime prima che potessero accorgersi del furto e bloccarle.

APPOSTAMENTI - Gli investigatori, coordinati dal dr. Alfredo Luzi, sono riusciti – lo scorso 22 febbraio - a sorprenderli durante uno dei loro “colpi”.
Dopo infatti un’attenta analisi delle denunce delle vittime, considerati i luoghi e gli orari dei prelievi, e dopo diversi appostamenti effettuati in contemporanea presso più banche, sono riusciti ad intercettarli. Alla vista degli agenti, i malviventi sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce, abbandonando però la loro autovettura, peraltro noleggiata con falsi documenti. Da qui l’indagine ha avuto l’impulso decisivo.

150MILA EURO IN 3 SETTIMANE - All’interno dell’auto gli investigatori hanno infatti trovato due contratti di carte di credito prepagate intestate ad un cittadino italiano.
Carte, poi verificato, essere necessarie per farvi confluire, tramite bonifici, tutto il denaro contante sottratto alle ignare vittime delle truffe. E’ stato accertato ammontare a circa 150.000 euro la somma “movimentata” nell’arco di 3 settimane dal sodalizio criminale; determinante per il riconoscimento degli autori anche i video delle telecamere di sicurezza dell’istituto di credito, scelti tra tanti con l'area self all'interno della banca.

PERQUISIZIONI - Durante le perquisizioni presso le loro abitazioni sono state trovati e sequestrati numerosi documenti, inerenti l’apertura di carte prepagate di diversi istituti di credito nelle quali confluivano i “prelievi” dei vari componenti dell’organizzazione; sono in corso gli accertamenti per risalire ai "movimenti" interbancari ancora attivi. Denaro immediatamente utilizzato per finanziarsi affitti di abitazioni in varie località, abiti e auto di lusso.

SEI ARRESTI - Identificati in cittadini romeni rispettivamente di età comresa tra i 36 ed i 26 anni  i 4 sono stati sottoposti a Fermo di Indiziato di delitto, mentre per due 2 italiani di 56 e 51 anni – è scattata la denuncia per favoreggiamento. Proseguono le indagini per individuare gli altri componenti dell'organizzazione criminale.

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