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Cronaca

Furti nella Roma 'bene' con la tecnica dello specchietto, nuovi guai per la banda del Rolex

Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere a carico di tre uomini, specializzati nelle rapine di orologi ed autori di cinque episodi consumati nel 2019 nella Capitale

La truffa dello specchietto per rubare Rolex. Uno stratagemma in cui è finito vittima anche il capitano del Frosinone Daniel Ciofani, diventato marchio di fabbrica di una banda di rapinatori che dai Quartieri Spagnoli di Napoli arrivava nella Capitale per colpire nelle zone della Roma 'bene'.

I ladri, già arrestati l'anno scorso, hanno ricevuto nuovamente la visita della polizia di stato. Gli operatori della Squadra Mobile, che svolgono specifiche indagini volte ad identificare i soggetti che periodicamente si recano a Roma per "colpire" i possessori di orologi di marca, hanno ricostruito le rapine messe a segno dai tre uomini di 21, 26 e 36 anni.

Le tecnica dello specchietto per rubare Rolex

Attraverso una complessa attività investigativa, è stato possibile ricostruire l'esatta dinamica delle cinque rapine avvenute a Roma nei quartieri Prati, in Piazzale degli Eroi, in via Oslavia, in zona Borgo e Salario-Parioli e in via di Vigna Filonardi, nel periodo compreso tra i mesi di gennaio e maggio del 2019.

I rapinatori, che hanno rubato orologi dal valore complessivo di oltre 100mila euro, per portare a termine i colpi si servivano dell'ormai consolidata 'tecnica dello specchietto': un complice a bordo di uno scooter danneggiava il deflettore delle auto ferme al semaforo o in procinto di parcheggiare, l'altro malvivente, non appena la vittima tirava fuori il braccio dal finestrino per risistemarlo, rubava violentemente il prezioso orologio indossato dal guidatore, per poi darsi alla fuga.

In altre occasioni i malviventi si servivano invece di altre modalità: dopo aver individuato la vittima in auto, questa veniva seguita lungo il tragitto e aggredita mentre parcheggiava.

Spari davanti la caserma dei carabinieri

II 21enne rapinatore è attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Napoli Secondigliano perché colpito da provvedimento di fermo lo scorso 9 marzo, notificato dai Carabinieri.

Il giovane, secondo le indagini, aveva sparato contro la Caserma Pastrengo dei Carabinieri di Napoli la notte tra sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo, come ritorsione per l'uccisione del quindicenne Ugo Russo ad opera di un appartenente all'Arma.

Il 36enne, invece, si trova invece a Regina Coeli mentre sono tuttora in corso le ricerche per rintracciare il terzo complice, destinatari  di uno dei provvedimenti di custodia cautelare in carcere.  

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