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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Estorsioni e recupero crediti per conto terzi: sgominata banda, tra loro un poliziotto

L'indagine conclusa dalla Squadra Mobile a partire da una denuncia di una prostituta alla quale erano stati chiesti 20mila euro per svolgere il suo 'lavoro'

Una banda dedita alle estorsioni ed al recupero crediti per conto terzi. Questo quanto sgominato dagli agenti della Squadra Mobile di Roma che all'alba di stamattina hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal locale Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di un 41enne, pregiudicato per reati contro la persona, il patrimonio e gli stupefacenti, attualmente già detenuto per altra causa e di altre due persone.

CAPO DELLA BANDA - L'uomo è ritenuto dagli inquirenti a capo di una banda formata da un altro pregiudicato e da un appartenente ai ruoli tecnici, con mansioni non operative, della Polizia di Stato. Due di costoro sono stati ristretti agli arresti domiciliari.

RECUPERO CREDITI - Le indagini condotte dalla Squadra Mobile, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito di fare piena luce sui responsabili che, con metodi intimidatori e violenti, effettuavano attività di “recupero crediti” nei confronti di aziende commerciali e società o nei confronti di privati cittadini che, per la loro qualità, erano esposti a controlli di polizia.

ESTORSIONE AD UNA PROSTITUTA - In particolare, agli inizi di marzo una prostituta denunciava presso la Questura di Roma,  che alcuni individui le avevano richiesto il pagamento di una somma di 20mila euro, a fronte dell’attività che svolgeva, e che uno degli estorsori si era qualificato come appartenente alla Polizia di Stato.

APPOSTAMENTI ED INDAGINI - Gli specifici accertamenti condotti a riscontro delle dichiarazioni rese della donna, anche mediante predisposizione di attività tecniche nei confronti degli appartenenti al sodalizio, permettevano di identificare un uomo di 51 anni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio ed un ulteriore componente - ovvero colui che si era presentato alla prostituta come appartenente alle Forze dell’Ordine - identificato in un uomo di 48 anni, i quali sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari.

CORRUZIONE ED ESTORSIONE - I reati contestati agli indagati variano dall’estorsione, alla corruzione ed all’accesso abusivo a sistema informatico. Sono in corso perquisizioni locali, in varie zone della Capitale, nei confronti di altri indagati.

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