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Cronaca

Picconi e pistole in mano: così è stata scoperta la banda del buco

Una banda di tre rapinatori catanesi stava per assaltare una banca all'Aurelio, dopo aver scavato cunicoli per tre giorni. Ad aspettarli però hanno trovato i carabinieri che da qualche giorno erano sulle loro tracce

Il loro nuovo obiettivo era una filiale della Banca Popolare di Milano all'Aurelio, in via Gregorio VII. Da tempo però i carabinieri erano sulleloro tracce, da quando circa un mese fa, avevano svaligiato 30.000 euro da una banca dell'Aventino.

Il loro modo di agire sempre lo stesso: scavare cunicoli fino ad arrivare al “tesoro”. Ieri però, dopo aver lavorato a lungo ad un articolato sistema di gallerie, ad aspettarli hanno trovato i carabinieri. I tre rapinatori, tutti catanesi tra i 30 e i 40 anni, sono stati arrestati con l'accusa dei carabinieri.

Sono stati scoperti che avevano ancora in mano i picconi e le pistole. Dietro di loro si erano lasciati alle spalle un articolato sistema di cunicoli creato in tre giorni, dopo una serie di appostamenti e di intrusioni nella parte posteriore dell'edificio che ospita la banca. Per entrare nell'edificio è stato necessario far saltare una saracinesca e per non allarmare i condomini è stato posto un cartello con su scritto di non chiudere la saracinesca.

I carabinieri erano sulle loro tracce da più di una settimana, dal momento che li ritenevano, già da prima, responsabili della rapina dell'Aventino.
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