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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Bimba rom ferita alla schiena: Cirasela resta in ospedale, indaga la Procura. "C'è clima d'odio"

Sottoposta a intervento, ora la bambina è ricoverata in prognosi riservata al Bambino Gesù. Non è in pericolo di vita

E' ancora ricoverata in prognosi riservata al Bambino Gesù la bambina di origine romena di un anno che vive nella baraccopoli di via di Salone a Roma. Cirasela, questo il suo nome, aveva festeggiato il compleanno lo scorso 11 luglio.

La piccola, secondo il racconto dei suoi genitori ai carabinieri intervenuti all'ospedale Pertini dove era stata portata in un primo momento, era la bimba era in braccio a sua madre su via Palmiro Togliatti, all'altezza di viale dei Romanisti, quando ha iniziato a piangere. La donna si è quindi accorta che dalla schiena colava sangue.

L'immediata corsa in ospedale, poi il trasferimento al Bambin Gesù e l'operazione. Qui i medici hanno estratto "un corpo metallico" di pochi millimetri, secondo i genitori di Cirasela probabilmente "un piombino sparato da pistola ad aria compressa". 

Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della compagnia Casilina e della stazione Alessandrina. Per il momento sono stati ascoltati alcuni familiari che avrebbero confermato il racconto dei genitori di Cerasela. Adesso anche la Procura di Roma vuole vederci chiaro. Il pm Roberta Capponi ha avviato un fascicolo di indagine al momento contro ignoti. Si ipotizza il reato di lesioni gravissime. 

Insomma l'ipotesi che la bambina si stata colpita da un piombino sparato è possibile secondo chi indaga. Najo Adzovic, presidente associazione Nuova Vita e rappresentante della comunità rom nella Capitale: "Ho incontrato i genitori di Cerasela. I carabinieri si sono messi subito a lavorare con grande senso umano e vicinanza alla famiglia, con grande professionalità e capacità, proseguendo con le indagini affinché il colpevole venga consegnato alla Giustizia. Come rappresentante della comunità rom spero che sia un caso isolato altrimenti il timore che ci sia chi semina odio e razzismo non resterà solo una paura di ognuno di noi, ma un dato di fatto che tenderà a dare il diritto di essere protagonisti di vergognosi episodi contro la nostra comunità".

La comunità rom e sinta chiede giustizia, ha mandato una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella perché "con le sue parole rischiari la coscienza collettiva restituendole quel senso di umanità che sembra smarrito. Sappiamo che dieci anni di campagne di discriminazione e odio contro chi non ha altra colpa che essere diverso hanno coltivato rancore e rabbia in chi ha bisogno di trovare un colpevole al proprio disagio". 

La vicenda non ha lasciato indifferente il Partito Democratico. "Sono stata al Bambin Gesù. A lei e alla sua famiglia va la nostra vicinanza. La magistratura farà il suo dovere, ma questo clima d’odio alimentato ogni giorno di certo non aiuta", ha detto la senatrice del Pd Monica Cirinnà. In una nota il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha poi aggiunto: "Auspico sia fatta al più presto chiarezza sull'accaduto e che venga quanto prima assicurato alla giustizia il responsabile di questo ignobile gesto".

Un tono simile a quello usato anche dalla sindaca di Roma Virginia Raggi: "Auguri di pronta guarigione alla bimba ferita alla schiena. Auspico che gli inquirenti facciano presto chiarezza sulla dinamica dell’accaduto". Cirasela, ferita gravemente, non sarebbe in pericolo di vita ma le sue condizioni sono costantemente monitorate dai medici per evitare complicazioni alla colonna vertebrale con il rischio di rimanere paralizzata. 

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