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Cronaca

Bambina precipita da parete per l'arrampicata, aperta inchiesta. "Ora si divide tra letto e sedia a rotelle"

La piccola di 9 anni ha riportato la rottura di diverse vertebre e ora indossa un busto speciale

"Grazie a Dio possiamo raccontare questa storia". La mamma di Alessia, nome di fantasia, è ancora scossa ma non fa drammi. La figlia, di 9 anni, lo scorso 22 aprile è stata vittima di un incidente. La piccola è precipitata, a causa di una probabile lacerazione della corda di protezione, durante l'arrampicamento sulla parete artificiale attrezzata montata al centro commerciale Euroma2. Un incidente sui cui indaga la Procura di Roma che ha aperto un fascicolo per "lesioni gravissime". 

La bambina, imbracata, aveva cominciato la salita sulla parete. Tutto sembrava tranquillo con i genitori che stavano riprendendo le gesta della figlia con il loro cellulare. C'erano anche altri bambini accanto a lei. D'un tratto la corda si rompe. La caduta è inevitabile. L'ambulanza soccorre con tempestività Alessia che viene portata al Bambino Gesù, dove rimane per dodici giorni.

La minore ha riportato la rottura di diverse vertebre, ma le sue condizioni al momento sembrano scongiurare danni permanenti. La bambina, sportiva, da quel giorno però non va più a scuola e ha interrotto le sue attività. E' in fase di riabilitazione. 

Al momento non ci sono indagati, ma il perimetro delle responsabilità secondo gli inquirenti è limitato. I genitori della bambina, assistiti dagli avvocati Giuseppe Campanelli e Carlo Petrone, hanno presentato un esposto in procura ed il pm Maria Bice Barborini ha fatto sequestrare la corda e ha disposto una consulenza per accertare lo stato di usura della fune in un procedimento che si è avviato d'ufficio. 

La mamma di Alessia, a RomaToday, ha raccontato i fatti senza enfatizzare quella che, a tutti gli effetti, è una tragedia sfiorata. "E' un miracolo che sia viva. Se non fosse capitato lei sarebbe potuto succedere a qualche altro bambino", dice la donna.

L'avvocato Campanelli spiega: "C'è una platea di potenziali responsabili ed ognuno dovrà chiarire la propria posizione. Sicuramente si dovrà far luce sulle responsabilità e da lì valuteremo il da farsi. La famiglia, per quanto possibile, sta vivendo il tutto con una dignità umana apprezzabile". 

"La bambina porta ancora un busto, ha rischiato la paralisi o il peggio", aggiunge l'avvocato che, tuttavia, sottolinea di non voler "creare terrorismo" e di "tenere una linea sobria". "Il danno, grosso, c'è anche perché Alessia si divide tra letto e sedia a rotelle. Siamo ansiosi di capire chi ha omesso i controlli, dove e come si sia generato il danno alla corda, e siamo soprattutto fiduciosi per quanto riguarda l'iter delle indagini".  
 

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