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Cronaca

Disservizi maltempo: azione collettiva di Codici contro l'Enel

I cittadini vittime dei disagi della nevicata dello scorso febbraio possono ancora aderire all'azione legale contattando l'Associazione

Dopo gli innumerevoli disagi e gli altrettanti disservizi firmati Enel conseguenti alla forte perturbazione nevosa della prima metà di febbraio 2012Codici deposita in Tribunale la prima azione collettiva nazionale contro il più grande operatore elettrico d’Italia. Una storica iniziativa, al momento senza eguali, che vede coinvolti un’associazione di consumatori e la prima Società d’Italia di fornitura e distribuzione elettrica. Se n’è parlato oggi, in conferenza stampa, alla presenza dell’Assessore regionale alle Politiche per la casa, Terzo settore, Servizio civile e Tutela dei consumatori, Teodoro Buontempo, del Segretario Nazionale del Codici, Ivano Giacomelli, l’Avv. del Codici, Carmine Laurenzano ed il promotore dell’iniziativa e Responsabile Rapporti Istituzionali del Codici, Luigi Gabriele.

MALTEMPO E DISAGI - In quel periodo di grandi nevicate, sono state il Lazio, l’Abruzzo, la Toscana, il Molise, le Marche, l’Umbria e parte della Campania le regioni maggiormente colpite dalle inottemperanze Enel. Arrivano proprio da queste regioni le maggiori segnalazioni di cittadini vittime di disagi, danni alla salute, economici, patrimoniali. Anche gli ospedali, nel periodo considerato, hanno subìto drammaticamente le conseguenze del "cattivo servizio di Enel". "Quello che preme sottolineare è che l’interruzione di fornitura elettrica domestica e non solo, non ha riguardato pochi minuti o ore, possibile viste le condizioni meteo contrarie, ma giorni. Sono arrivate al Codici segnalazioni di cittadini impossibilitati ad usufruire della fornitura elettrica per un’intera settimana e anche più, costretti a lavarsi, a bere e a cucinare con la neve sciolta".

IRREGOLARITA' - Associazione Consumatori che indica le maggiori criticità dello scorso inverno: "Lentezza nel raggiungimento delle aree oggetto di interruzione di fornitura e assenza di coordinamento tra tecnici Enel e vari soggetti istituzionali. Chiusura definitiva di attività commerciali per danni sopraggiunti. Aggravamento di malattia per pazienti dializzati. Danni patrimoniali per sistemi di produzione, calore, energia o macchine collegate alla rete elettrica di ogni genere. Aggravamento o danneggiamento ulteriore per beni mobili ed immobili di varia natura. Giorni e giorni senza la possibilità di usufruire dell’elettricità  e di conseguenza clienti Enel isolati, senza telefono, senza riscaldamento, senza acqua calda. Molti cittadini sono stati anche costretti ad acquistare generatori, aumentati enormemente di prezzo per la speculazione economica dilagata nel periodo di febbraio. Come ha risposto Enel Distribuzione alle criticità?  Ha messo in campo 1200 uomini, un numero decisamente esiguo visti i Km² di superficie delle Regioni coinvolte – più di 73.000 km², e per di più personale in buona parte esterno all’Azienda e quindi verosimilmente impreparato a gestire l’emergenza".

DISSERVIZI - Segnalazioni di cittadini raccontano di forti rallentamenti nella messa in opera del primo intervento Enel avvenuto dopo circa 72 ore dai primi disservizi e ritardi nel divulgare informazioni alla cittadinanza coinvolta. "Ci risulta che il primo comunicato stampa informativo sia stato lanciato da Enel Distribuzione al 4° giorno di inefficienze. Codici ha protestato contro questo comportamento sleale, per questo è nata l’azione collettiva contro Enel Distribuzione, depositata in tribunale, a cui è possibile ancora aderire. Ad oggi sono arrivare al Codici centinaia e centinaia di deleghe ad agire, di persone che hanno subìto sulla propria pelle i disagi di numerose inefficienze Enel, di scarsa operatività e di mancanza di azioni preventive atte a contenere una situazione già di per sé drammatica e critica. L’azione collettiva, una volta accolta dal tribunale, sarà adeguatamente pubblicizzata di modo che tutti i soggetti coinvolti ed interessati ad aderire possano farlo contattando l’Associazione Codici al seguente indirizzo e-mail segreteria.sportello@codici.org oppure telefonando allo 065571996".
 

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