Omicidio Paolo Marfurt: "Salvatore Papaianni è innocente"
Secondo l'avvocato Fabrizio Gallo la verità sarebbe legata ai fermi per l'omicidio di Riccardo Germani del 1991. L'assistito in carcere dal gennaio scorso assieme ai due presunti assassini di 'Paolone'
Da nove mesi Salvatore Papaianni è detenuto in regime di isolamento per un omicidio che non ha compiuto". Lo afferma l'avvocato Fabrizio Gallo raccontando la vicenda di un suo assistito, accusato di concorso in omicidio di Paolo Marfurt, avvenuto a Frascati il 3 ottobre dello scorso anno. Secondo il pm Giuseppe Cascini, che nelle scorse settimane ha chiuso le indagini, Papaianni, che avrebbe avuto il ruolo di organizzatore dell'agguato, è coinvolto assieme ad altre due persone Giorgio Franconieri e Marco Mostarda.
COLD CASE - La morte di Paolo Marfurt è legata ad un cold case che risale all'inzio degli anni '90 e che proprio in questi giorni ha trovato una soluzione: l'omicidio di Riccardo Germani, avvenuto a Roma il 27 gennaio 1991, per il quale è stato arrestato Renzo Valentini, mandante dell'omicidio. Marfurt, secondo quanto accertato dagli inquirenti, aveva partecipato a questo omicidio assieme a Maurizio Di Battista. "La soluzione di questo giallo durato venti anni - afferma Gallo – ha portato a chiarire anche la vicenda che vede coinvolto il mio cliente. Nell'aprile scorso Marco Mostarda ha raccontato ai pm che la morte di Marfurt fu voluta dallo stesso Valentini perché lo ricattava da anni per la storia di Germani".
PAROLE DI MOSTARDA - Secondo il penalista, quindi, le parole di Mostarda scagionerebbero del tutto il suo assistito. "Nonostante queste dichiarazioni la Procura di Roma ha ribadito le accuse a Papaianni – conclude Gallo – che ha solo la colpa di essere amico di Franconieri che fu incaricato da Valentini di compiere l'omicidio di Marfurt. Una vicenda drammatica in cui un innocente rischia di trascorrere anni in galera per un omicidio mai compiuto".
