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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Gatto ucciso dai cani a Giardini di Corcolle: "Ecco come è andata davvero"

La replica dell'avvocato Andrea Quintigliani che rigetta le accuse rivolte contro i suoi clienti: "Minaccie ed insulti di stampo razziale, adesso hanno timore ad uscire di casa"

"Contestiamo integralmente la versione dei fatti fornita dalla padrona del gatto". A parlare per conto del suo assistito è l'avvocato Andrea Quintigliani, che racconta a RomaToday la versione dei proprietari dei due cani accusati di aver dato l'animale da compagnia della propria vicina in pasto a quattro pitbull. Una versione che discosta totalmente dalla versione fornita dal cittadino romeno residente vicino alla sua accusatrice, con il suo legale che precisa come "i cani siano due, e non quattro" e siano di razza "amstiff e non pitbull".

PROPRIETA' PRIVATA - La notizia della gatta Emma ha trovato grande risalto prima sui media e poi sui social network dopo la denuncia di Natasha Spiotta che parlando con diverse testate giornalistiche ha affermato "Di aver visto il proprio gatto essere preso per la coda e gettato in pasto ai pitbull". Una dinamica che non coincide con la versione fornita dal proprietario dei due terrier al proprio avvocato. "Il gatto non è stato assolutamente rapito - sottolinea l'avvocato Quintigliani - bensì è entrato in una proprietà privata dove ci sono due cani regolarmente registrati e accuditi con tanto di chip".

SBRANATO DAI CANI - Dunque due versioni differenti, con la proprietaria di Emma che parla di un gesto volontario e l'avvocato del propietario del cane che parla di "un incidente". In particolare Andrea Quintigliani ci tiene a precisare che "i due cani non sono da combattimento come i pitbull, ma sono Amstaff, cani dal carattere docile", "purtroppo cani e gatti non si stanno simpatici ed una volta che si sono trovati il gatto davanti non hanno resistito ai loro istinti".

LITE TRA CONDOMINI - Una volta uditi i rumori, sempre secondo la versione fornita dall'avvocato Quintigliani "il mio assistito è uscito in giardino per vedere cosa stessa accadendo, dando vita ad un parapiglia verbale con la padrona della gatta ed altre persone presenti in quel momento sul posto". Allontanati i cani dalla gatta questa è stata poi "ridata alla sua proprietaria, ma erà già troppo tardi".

GOGNA MEDIATICA - La morte di Emma ha però trovato un enorme riscontro con le foto della gatta martoriata postate sul profilo facebook della sua proprietaria con la richiesta di giustizia per Emma. "I miei assistiti - conclude l'avvocato Quintigliani - sono però diventati vittime di una gogna mediatica senza precedenti con insulti di matrice razzista nei loro confronti e vere e proprie minacce di linciaggio. La vicina di casa con la collaborazione di altre persone prendendo spunto da una sfortunata coincidenza ha messo in moto una sorta di linciaggio mediatico attraverso Facebook, con tanto di pubblicazione di foto ed addirittura indirizzo dei proprietari dei due cani, i quali adesso hanno timore anche ad uscire di casa".

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