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Cronaca

Autostrada Roma – Latina: venerdì la protesta dei comitati approderà in Regione

Un'opera giudicata sbagliata per i danni ambientali, per l'inutilità sulla viabilità dei pendolari e per gli espropri che metteranno in ginocchio molte attività agricole. Ecco le proposte alternative dei comitati

No all'Autostrada Roma – Latina e alla Bretella Valmontone – Cisterna. Lo grideranno con tutte le loro forze venerdì prossimo sotto la Pisana gli aderenti al Comitato “No corridoio Roma Latina” e “No Bretella Valmontone Cisterna”. Un no basato anche su proposte alternative concrete che vogliono porre rimedio a quello che viene reputato l'ennessima colata di cemento inutile e a vantaggio dei soliti speculatori.

I DANNI AMBIENTALI
L’impatto ambientale dell'opera è secondo i comitati insostenibile, a partire da Roma fino ad arrivare al territorio di Aprilia Nord. Verrà intaccata la riserva naturale di Decima-Malafede, le zone di interesse archeologico.
L’autostrada che per il tratto Roma (Tor de Cenci) – Aprilia Nord. avrà una larghezza di circa 40 mt., più del doppio dell’attuale ss. Pontina (15 mt.), ridurrà di oltre 100 Ettari nel Parco di Decima-Malafede le aree boschive e seminative. L’esproprio delle aree, in particolare nei by passes di Pomezia, Aprilia e all’altezza di Campoverde e Fossignano sconvolgerà gli standard abitativi, le attività agricole, zootecniche e produttive.

L'INUTILITA' DELL'OPERA SECONDO I COMITATI
“L’autostrada” denunciano i comitati, “passerà fuori dall’area di sedime della Pontina per il 60% e i pendolari, se non vorranno pagare gran parte del pedaggio, dovranno fare una “via cricus” per rimanere comunque imbottigliati in file interminabili per entrare e uscire a e da Roma. Da Aprilia Sud fino a Pomezia Nord chi percorrerà la Pontina, continuerà a farlo a proprio rischio perché questo tratto, escluso dall’autostrada, non verrà adeguato e messo in sicurezza”.

I manifestanti denunciano che chi ha deliberato l'opera, ovvero la Regione, non ha tenuto conto dei pareri contrari dell’Ente Parchi “Roma Natura”, dei Consigli Comunali di Pomezia e Ardea, delle oltre 12.000 firme raccolte in calce alla petizione popolare e della forte opposizione delle comunità locali dell’agro romano e pontino.

LE PROPOSTE ALTERNATIVE
I comitati chiedono di trasformare l’intervento nell’adeguamento in sicurezza di tutta la Via Pontina, nel miglioramento della linea ferroviaria Roma-Latina e Nettuno-Campoleone, nella costruzione della metropolitana Roma (Laurentina) - Pomezia – Ardea. “Così facendo”, dicono, “si ridurranno l’inquinamento, i costi di costruzione, lo stress dei pendolari, i costi e i tempi di percorrenza, l’impatto ambientale. Inoltre, si tuteleranno le attività agricole e produttive che non verranno chiuse, i Parchi che non verranno spaccati e le decine di abitazioni che non verranno abbattute”.


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