Killer Torpignattara, autopsia sul corpo: "Istigazione o aiuto al suicidio"
Si è espressa la Procura di Roma in seguito ai primi esiti dell'autopsia eseguita sul corpo di Mohammed Nasiri, il presunto killer di Torpignattara trovato morto impiccato
Il 15 gennaio scorso è stato trovato appeso a una corda senza vita in un casolare a Boccea. Subito il dubbio si è fatto spazio: sarà vero suicidio? L'ipotesi di reato della Procura in seguito ai primi esiti dell'autopsia dice di si, per la precisione si tratterebbe di "istigazione o aiuto al suicidio". Stiamo parlando di Mohammed Nasiri, l'extracomunitario di origini marocchine ritenuto uno dei killer del cinese Zhou Zheng e della figlia di nove mesi, barbaramente trucidati lo scorso 4 gennaio nella periferia est della capitale.
L'ipotesi di reato è stata configurata dal pm dopo i primi esiti dell'autopsia eseguita oggi dal medico legale dell'università di Palermo. L'esperto, secondo quanto si è appreso, ha riscontrato l'assenza di segni evidenti di violenza sul cadavere del maghrebino, ma la presenza di un solco molto ampio sul collo. Per verificare se quel segno è riconducibile all'impiccagione, sarà eseguito nei prossimi giorni una simulazione che terrà conto dell'altezza, 1,83 metri, e del peso, circa un quintale, di Nasiri. L'esperimento servirà anche per accertare se lo sgabello trovato accanto al cadavere sia stato utilizzato per l'impiccagione.
(ANSA)