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Cronaca

Circonvenzione di incapace alla sorella di Alberto Sordi: aperta un'inchiesta

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo, contro ignoti, per verificare se Aurelia Sordi, 95enne, sia stata vittima di circonvenzione di incapace. Inchieste partite dalle denunce di due direttori di banca

A pochi giorni dalle manifestazioni per il decennale della sua morte, a Roma si torna a parlare di Alberto Sordi. La procura di Roma ha, infatti, aperto un fascicolo processuale, per il momento contro ignoti, per verificare se Aurelia Sordi, 95enne sorella di Albertone, sia stata vittima di un tentativo di "circonvenzione di incapace".

Tutto nasce da esposti presentati da due direttori di istituti di credito che hanno segnalato movimenti strani. Da metà febbraio, infatti, uno dei co-delegati a movimentare piccole somme di denaro, per le esigenze quotidiane dell'anziana, ha depositato una procura generale che lo autorizza ad operare su tutte le posizioni contabili di Aurelia Sordi. Le indagini, affidate al pubblico ministero Eugenio Altamonte, sono partite proprio per capire se qualcuno si sta approfittando della 95enne. Il primo passo, necessario, è stato il sequestro dei beni. 

L'ultima volta che Aurelia era apparsa in pubblico era il 16 febbraio in occasione dell'intitolazione di una via a suo fratello. Quel giorno via della Pineta divenne Viale Alberto Sordi, e la donna disse: "Finalmente si è ritrovato con i suoi amici", riferendosi al fatto che la strada si trova vicino a largo Marcello Matroianni e via Anna Magnani. 

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