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Cronaca

Terrorismo, vertice in Questura dopo i fatti di Parigi: per Roma nuove misure di sicurezza

Summit tecnico-operativo in mattinata. Presenti Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale e rappresentanti del Campidoglio. Varate apposite misure per il sit in di oggi pomeriggio a piazza del Popolo

Riunione in questura a 12 ore dagli attentati di Parigi. In mattinata si è svolto l'incontro delle forze dell'ordine per la messa a punto di un piano volto ad aumentare gli standard di sicurezza dell'intera area della Capitale. 

Un summit tecnico-operativo con la partecipazione anche delle Specialità della Polizia di Stato incaricate dei controlli alle stazioni, agli aeroporti e alle reti telematiche, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Locale di Roma Capitale e dei rappresentanti del Campidoglio.

Ne è scaturito un articolato piano, adottato con ordinanza di servizio del questore Nicolò D’Angelo, rivolto  in particolare alle zone turistiche della città, come l’area del Vaticano e delle altre basiliche romane, con un pattugliamento e controllo del territorio che vedrà in campo personale di tutte le forze di polizia. 

"Sono stati altresì avviati contatti con i promotori di pubbliche manifestazioni - si legge nel comunicato stampa diffuso dalla Questura - al fine di fare appello al loro senso di responsabilità rispetto alle iniziative di piazza che distrarrebbero le forze di polizia dai servizi antiterrorismo, oggi da tenere ai massimi livelli".

E proprio per la manifestazione indetta dai presidenti dei municipi di Roma per le ore 17.30 di oggi pomeriggio in piazza del Popolo, il Questore ha varato misure di sicurezza apposite, "con lo scopo -si legge in nota- di consentire il sereno svolgimento dell'iniziativa di solidarietà con il popolo francese". 

Un primo invito a non prendere sotto gamba le minacce arrivate su Twitter alla Capitale dai sostenitori dell'Isis - "Ora tocca a Roma" - è arrivato in mattinata dal ministro degli esteri Paolo Gentiloni al Tg1: "Roma viene indicata dalla propaganda del Daesh (l'acronimo in arabo per Isis; ndr) come una metafora e un simbolo. Noi finora abbiamo lavorato molto bene con l'intelligence e le forze di sicurezza, ma certamente le minacce non possono essere sottovalutate".

Anche il ministro Alfano ha commentato la situazione sicurezza a Roma, in vista del Giubileo: "Il Papa non viene in Italia appositamente per il Giubileo e noi eravamo chiamati a proteggerlo a prescindere. Alla minaccia del Califfo e della sua organizzazione terroristica e criminale prescindevano dal Giubileo ed erano già arrivate prima. Noi abbiamo sempre considerato la specialità del rischio Roma derivante dalla presenza del Papa, benché spesso si sia parlato di minacce puramente simboliche".

Intanto il presidente iraniano Hassan Rohani ha deciso di rinviare la sua visita ufficiale in Europa, che doveva cominciare oggi da Roma e proseguire a Parigi lunedì e martedì. Lo riferisce la tv di Stato iraniana. Imponente sarebbe stato il piano di sicurezza. Le forze dell’ordine impegnate, erano già al lavoro e stavano effettuando minuziosi e serrati controlli e bonifiche attorno ai luoghi che il presidente avrebbe visitato.

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