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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ucciso sul Raccordo, assolto in primo grado il poliziotto che sparò il colpo

Per il giudice che ha emesso la sentenza, l'agente che la notte del 30 luglio 2011 ha sparato a Bernardino Budroni durante un inseguimento, ha fatto uso legittimo delle armi

Assolto perché "il fatto contestato non costituisce reato". E' il giudizio di primo grado nel processo sulla morte di Bernardino Budroni, 40enne ucciso sul Raccordo all'alba del 30 luglio 2011. Per il magistrato che ieri ha emesso la sentenza, il poliziotto che quella notte ha premuto il grilletto esplodendo quell'unico colpo mortale ha fatto uso legittimo della pistola.

LA DIFESA - Omicidio colposo aggravato dall'eccesso di uso delle armi era invece l'accusa contestata dal legale della famiglia Budroni. L'avvocato Fabio Anselmo, stesso legale dei casi Cucchi e Aldrovandi, ha strutturato la difesa intorno alla tesi del colpo sparato ad auto già ferme e non in corsa: gli agenti che hanno inseguito Budroni non avrebbe esploso il proiettile per arrestarne la fuga.  

LA RICOSTRUZIONE - Tutto partì da una telefonata della ex di Budroni, che quella notte chiamò la polizia per denunciarlo: disturbo della quiete pubblica. Gli agenti accorsero in via Quintilio Varo a Cinecittà per intervenire sul presunto stalker, che però fuggì ai controlli sfrecciando via con l'auto. 

Da lì la tragica corsa sul Gra fino all'altezza dell'uscita Nomentana, dove la Focus di Bernardino finisce sul guard rail con dentro il suo corpo, senza vita, insanguinato. Un proiettile fatale lo colpisce al fianco destro. Del tutto inutili gli interventi dei sanitari. A inseguire Budroni, insieme ai poliziotti, anche una gazzella.

"ME L'HANNO UCCISO DUE VOLTE" - Non vuole credere al pronunciamento del giudice la sorella di Dino, Claudia Budroni, sconvolta da un'assoluzione che non si aspettava. "Non ci sono parole davvero, non so cosa dire se non che è come se l'avessero ammazzato un'altra volta. Non speravo più in una sentenza che rendesse giustizia alla morte di mio fratello, ma l'assoluzione no. Ora diranno che si è sparato da solo".  

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