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Cronaca

Tensione all'Ugl: "Tentato assalto alla sede, aggredito il sindacalista Luca Malcotti"

Attimi di tensione in via delle Botteghe Oscure. Il tentativo arriva dopo la sentenza che ha sospeso l'elezione a segretario di Paolo Capone. L'ex consigliere regionale Malcotti ricoverato al San Giovanni

Tensione e incidenti davanti alla sede confederale della Ugl in via delle Botteghe Oscure a Roma. In tarda mattinata un gruppo di dissidenti del sindacato, sul posto insieme ad un gruppo di persone di estrema, avrebbe tentato di sfondare l'ingresso della sede che era stato chiuso dai funzionari al lavoro.

Un dirigente sindacale, l'ex consigliere regionale Luca Malcotti, sceso in strada è stato aggredito e malmenato. Soccorso con un'ambulanza è stato portato all'ospedale San Giovanni.

L'episodio di oggi rientra nello scontro in atto dentro al sindacato dopo che la magistratura ha annullato l'elezione del segretario generale Paolo Capone, del 29 ottobre scorso. Un atto formale che conferma però la sostanza dell'azione risanatrice del sindacato, secondo i funzionari del sindacato. Una sconfitta che conferma come l'elezione di Capone sia stato un'autoproclamazione, secondo i cosiddetti dissidenti.

Salvatore Muscarella, leader di 'Ugl ripartire dal territorio', in una nota attacca la trincea del governo del sindacato: "Non voler riconoscere e dileggiare un maggioritario gruppo di dirigenti e iscritti alla Ugl è una menzogna per la quale Renata Polverini si dovrebbe vergognare. Noi una casa ce l'abbiamo già ed è la sede della segreteria confederale di via delle Botteghe Oscure 54 a Roma - prosegue - Casa di tutti noi della Ugl nella quale questa mattina ci è stato vietato l'ingresso con un atto vile ed intimidatorio. Quello che vogliamo è solo il rispetto di una sentenza del Tribunale di Roma che di fatto, e chiaramente, delegittima il segretario Francesco Paolo Capone voluto dalla Polverini e rimette nelle mani di un contesto democratico e civile il futuro del sindacato e degli iscritti che oggi possono finalmente guardare con fiducia al futuro".

Poco dopo l'aggressione, con una dichiarazione resa alle agenzie, l'ex segretario Renata Polverini, aveva parlato di esponenti di CasaPound al fianco dei dissidenti Ugl. L'accusa viene rispedita al mittente da Andrea Antonini, vicepresidente di CasaPound Italia e Rsa Ugl: "La dichiarazione di Renata Polverini circa il fatto che CasaPound avrebbe 'assaltato' la sede dell'Ugl è totalmente destituita di fondamento e la deputata di Forza Italia dovrà risponderne presso le autorità competenti.  quanto ci risulta – continua Antonini – i momenti di tensione di oggi, la cui portata pare peraltro essere stata esagerata, sono unicamente frutto di dinamiche interne al sindacato con cui CasaPound nulla ha a che vedere. Ferma restando la nostra totale estraneità ai fatti di stamani, possiamo tuttavia esprimere una valutazione politica dichiarando inqualificabile il comportamento della cricca Polverini, che dopo la 'brillante', si fa per dire, esperienza in Regione ha deciso di re-insediarsi come nulla fosse nel sindacato, con metodi peraltro sanzionati dal giudice del Tribunale civile di Roma, che ha fatto decadere l'ormai ex segretario generale Paolo Capone".

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