Marconi, le minacciava in auto con una pistola: preso rapinatore seriale di prostitute
Le indagini sono partite all'inizio del 2014 quando i poliziotti del Commissariato Colombo, proprio a seguito delle denunce presentate dalle vittime, avevano intensificato i servizi di vigilanza
Con la scusa di chiudere il portabagagli premendo un pulsante sotto il sedile dell'auto estraeva una pistola, poi minacciava le lucciole e le rapinava. È un romano di 47 anni la persona che gli agenti della Polizia di Stato sono riusciti a individuare e arrestare dopo una serie di rapine messe a segno ai danni di ragazze, prevalentemente dell'est, dedite alla prostituzione in zona Eur-Marconi.
Le indagini sono partite all'inizio del 2014 quando i poliziotti del Commissariato Colombo, proprio a seguito delle denunce presentate dalle vittime, avevano intensificato i servizi di vigilanza. L'esame delle dinamiche descritte nelle denunce hanno consentito ai poliziotti di accertare che la descrizione dell'autore di ogni singola rapina era sempre la stessa.
Accento romano, sui 40 anni, 1 metro e 70 circa di altezza, capelli scuri, ben vestito e con un'autovettura Audi grigia. E' la descrizione dell'uomo finito in manette, che operava sempre nello stesso modo. Pattuita la somma per la prestazione faceva salire la vittima sulla sua auto e, appena giunti nei pressi della metro Marconi, con una banale scusa posizionava il veicolo nei pressi dell'uscita del parcheggio lasciandola con il motore acceso.
Con il pretesto di voler bere un bicchiere d'acqua, scendeva dall'auto, apriva il portabagagli e da lì prelevava una bottiglia d'acqua. Risalito sul mezzo, si accovacciava con la scusa di dover chiudere il portabagagli tramite un pulsante posizionato sotto il sedile. Allungava così una mano e prelevava una pistola nascosta sotto il sedile dell'autovettura con quale poi minacciava la vittima rapinandola.
Dopo una serie di accertamenti gli agenti della Polizia di Stato sono riusciti a risalire al rapinatore, risultato essere l'intestatario dell'autovettura utilizzata per commettere le rapine. Raccolti tutti gli elementi utili ad incastrare l'uomo, gli investigatori hanno richiesto ed ottenuto dall'autorità giudiziaria l'ordinanza di custodia cautelare. Arrestato, dovrà rispondere di rapina aggravata.
