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Cronaca

Rapimento imprenditore Valle Aurelia: arrestato il sequestratore

I carabinieri arrestano nella notte un 29enne che lo scorso 10 giugno aveva rapito, legato e sedato il titolare di un'autorimessa, poi riuscito a fuggire da una finestra, per ottenere un riscato da 500mila euro. Fermati anche due complici con le accuse di favoreggiamento

Lo ha sequestrato, legato e sedato per poi provare a nasconderlo in un casolare abbandonato ed ottenere un riscatto da 500mila euro. Una brutta storia che ha visto come vittima un imprenditore romano che lo scorso 10 giugno è stato rapito all'interno della propria autorimessa di Valle Aurelia per poi essere trasferito, con mani e piedi legate all'interno del bagagliaio di un'auto, in un casolare isolato nella zona di Sabaudia, in provincia di Latina. Vittima che nonostante la difficile situazione è riuscita a sfuggire ai suo aguzzini da una finestra per poi denunciare il tutto ai carabinieri. A distanza di quindici giorni i militari del Nucleo Investigativo di Roma chiudono il cerchio rintracciando e arrestando un cittadino moldavo di 29 anni, con l'accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione. Sequestratore, irregolare sul territorio nazionale, a cui è stata notificata nella notte un'ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma.

IL SEQUESTRO - Un sequestro portato a compimento lo scorso 10 guugno, quando il 29enne ha fatto irruzione nel garage in zona Valle Aurelia armato di pistola e, dopo aver legato mani e piedi dell’imprenditore con delle fascette, lo ha caricato nel bagagliaio della propria autovettura. Il rapitore ha condotto la vittima in un casolare ubicato in una zona isolata di Sabaudia. Lì, il moldavo ha nuovamente legato la vittima a un letto con delle corde, sedandolo con un’iniezione. Subito dopo i fatti, i familiari dell’imprenditore hanno rinvenuto nell’autorimessa un biglietto dattiloscritto in cui veniva richiesto il pagamento di 500mila euro per ottenere la liberazione del sequestrato. Le immediate ricerche avviate dai carabinieri, e la conseguente intensificazione dei controlli sul territorio, hanno indotto il malvivente a darsi alla fuga e ad abbandonare l’imprenditore nel casolare della provincia pontina. La vittima, nella notte dell’11 giugno, è riuscita a liberarsi e a trovare rifugio in un’abitazione a circa un chilometro dal luogo in cui era stato segregato.

ARRESTO - Le perquisizioni eseguite in occasione dell’arresto del cittadino moldavo hanno permesso di sequestrare la parrucca e gli occhiali da sole utilizzati da bandito come travestimento durante l’irruzione nell’autorimessa, la pistola, risultata a salve e priva del tappo rosso, numerosi documenti falsi (molti dei quali romeni) utilizzati dall’arrestato per eludere i controlli delle forze dell’ordine. Al momento del suo rintraccio, il sequestratore ha tentato di disfarsi della pistola e della parrucca lanciandole dal balcone dell’abitazione in cui si stava nascondendo, ma il materiale è stato recuperato dai carabinieri incaricati della cinturazione dell’edificio. Nel corso delle operazioni sono stati denunciati a piede libero anche due suoi connazionali, un uomo ed una donna di 29 e 28 anni, ritenuti responsabili di favoreggiamento personale, avendo ospitato il catturando nella loro casa.
 

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