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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Soldi per accelerare trasferimento dei colleghi: poliziotto ai domiciliari

Il si faceva chiamare 'Carmine' e agiva dopo essersi scambiato messaggi su whatsapp

Prometteva di accelerare la pratica di trasferimento di un agente di Polizia dalla questura di Genova a quella di Palermo. Tutto in cambio di 800 euro. Con l'accusa di traffico di influenze è finito ai domiciliari un poliziotto di 46 anni in servizio all'ufficio trasferimenti del Dipartimento di Sicurezza del ministero dell'Interno.  

L'uomo, lo scorso agosto, è stato contattato dal cugino di un collega che chiedeva di essere trasferito da Genova a Palermo dove vivono sua moglie e sua figlia. E' a questo punto che il poliziotto, che si faceva chiamare 'Carmine', entrava in azione: dopo essersi scambiato messaggi su whatsapp per un paio di giorni, chiama l'agente dicendogli che "il suo trasferimento non sarebbe avvenuto prima di tre anni" e quindi "gli prospettava un 'aiuto' per velocizzare la pratica.

"Ma per evitare di dover aspettare tre anni - si legge nell'ordinanza firmata dal gip Giulia Proto - avrebbe dovuto fare un 'regalo' a una persona a lui nota, di circa 800 euro". "Io ho aiutato altre tre o quattro persone in tal senso e…soltanto che bisogna fare un regalo, e il tutto poi lo otterrai tra marzo e luglio del prossimo anno, io faccio da garanzia, tu mi devi dire se la cosa ti può interessare perché sennò io neanche vado avanti".

In realtà, hanno scoperto gli inquirenti, non c'era nessuno che doveva interessarsi a quella pratica, e l'agente finito ai domiciliari vantava e millantava conoscenze inesistenti e favori che non poteva fare. Dopo questa telefonata però il poliziotto decide di andare a denunciare tutto in questura a Roma. Nel corso delle indagini sono emersi altri casi simili in cui l'agente aveva chiesto soldi per favorire una pratica.

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