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Cronaca Pigneto / Via Lodovico Pavoni

Pakistano ucciso alla Marranella: arrestato il padre di Daniel

Secondo gli investigatori avrebbe istigato il figlio 17enne a colpire selvaggiamente Khan Muhammad Shanzad. Si trova ora nel carcere di Regina Coeli

E' accusato di aver istigato il figlio minorenne a colpire selvaggiamente la vittima ed anche di aver minacciato alcuni testimoni dell'aggressione affinché tenessero un comportamento reticente. Svolta nelle indagini dell'omicidio di Khan Muhammad Shazad, il 28enne del Pakistan ucciso a Marranella la sera del 18 settembre a causa dei colpi ricevuti da un 17enne, poi tratto in stato di arresto con l'accusa di "omicidio preterintenzionale".

INDAGINI DEI CARABINIERI - La misura cautelare è stata emessa in ragione delle testimonianze acquisite e degli accertamenti eseguiti dal Nucleo Investigativo di via in Selci ad integrazione delle prime indagini della Compagnia Carabinieri Casilina, che hanno fatto emergere un grave quadro indiziario a carico del padre 40enne dell'aggressore. Secondo gli investigatori l'uomo averebbe istigato il figlio a colpire selvaggiamente la vittima, determinandolo in tal modo ad agire, minacciando poi alcuni testimoni dell’aggressione affinché tenessero la bocca chiusa.

BOTTIGLIA CONTRO IL PAKISTANO - Le indagini eseguite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno chiarito che la sera del 18 settembre scorso, il 40enne, infastidito dal comportamento tenuto in strada dal giovane straniero, lo insultò affacciandosi dalla finestra di casa, per poi lanciargli contro una bottiglia e, successivamente, incitò il figlio minorenne ad aggredire il giovane pakistano, così inducendolo a porre in essere l’azione violenta, con frasi quali “picchialo …ammazzalo”.

LE ACCUSE - In seguito, resosi conto di quanto accaduto, il padre del 17enne minacciò gravemente le persone presenti al fine di assicurare a se e al figlio l’impunità e poi giustificare l’accaduto, attribuendo l’evento ad uno “sgarbo della vittima”.

I REATI CONTESTATI - Il reato contestato all’arrestato è di concorso in omicidio volontario (artt. 575 – 577 codice penale) con l’aggravante di avere determinato a commettere il reato il proprio figlio minore di anni 18 (artt. 110, 112 - nr. 3 e 4 codice penale). L’uomo è stato ristretto nel carcere di Regina Coeli.

RISCONTRI DELLA PROCURA - Per tali ragioni i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, Dottoressa Guglielmi, su richiesta del Sostituto Procuratore Mario Palazzi della Procura della Repubblica di Roma, l'uomo nato nel 1974, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile, in concorso con il figlio minore (nato nel 1997), già arrestato nell’immediatezza dei fatti, dell’omicidio del cittadino pakistano, colpito con calci e pugni di inusitata violenza alla testa, la sera dello scorso 18 settembre a Marranella.

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