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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Arrestato il trafficante Mille Volti: faceva affari nel sud di Roma

Marlon Sebastián Molina Vega era ricercato dal 2009 e aveva cambiato i suoi connotati per sfuggire all'Interpol. Era ricercato per traffico internazionale di droga

Marlon Sebastián Molina Vega, alias Mil Caras ossia Mille Volti, è stata arrestato. Il trafficante è finito in manette al termine di una brillante attività di indagine e grazie alla costante collaborazione tra il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) e la Polizia Nazionale Colombiana, nella città di Ibagué, Tolima.

DROGA TRA ITALIA E COLOMBIA - Mille Volti era ricercato dal 2009 per traffico internazionale di droga dalle principali agenzie investigative, Interpol ed Europol, ed il suo soprannome è dovuto ai suoi continui cambiamenti di aspetto che per quasi 10 anni gli hanno permesso di eludere i controlli e le ricerche delle Polizie di tutto il mondo.

Molina iniziò la sua carriera criminale come leader dello smantellato 'Cartello di Cartagena' e internazionalmente riforniva il mercato della droga in Europa ed in Italia con tonnellate di cocaina trasportate tramite container, che sulla rotta Colombia-Italia approvvigionavano il narcotraffico italiano, mantenendo continui contatti con la mafia siciliana, quella 'calabrese' con influenza nel sud di Roma e la 'camorra' napoletana.

IL PRIMO ARRESTO IN COSTA RICA - La prima cattura, a seguito delle indagini italiane, avvenne in Costa Rica, da dove fu estradato a Roma per essere detenuto in un carcere di massima sicurezza. Qui si finse malato di mente per diversi mesi, ottenendo il trasferimento, sempre in regime detentivo, in una struttura ospedaliera di Tivoli

L'EVASIONE DA TIVOLI - Dal nosocomio romano, studiando i movimenti di medici, infermieri e guardie carcerarie si è guadagnato la fuga in maniera cinematografica, durante i controlli specialistici cui era sottoposto ogni lunedì. Determinanti sono state le immediate attività investigative attuate dagli agenti del Commissariato di Tivoli, immediatamente dopo la fuga del Molina dal nosocomio. 

COME SI NASCONDEVA - La ricostruzione dei rapporti allacciati in Italia dal Molina per agevolarsi la fuga, hanno permesso agli investigatori di scoprire i rapporti del ricercato, il quale ha potuto vantare di appoggi logistici prima in Italia e poi in Europa. Infatti Molina per diverso tempo è rimasto nel Vecchio Continente con documenti falsi, ma di buona qualità, che gli hanno permesso dapprima di eludere i controlli delle autorità europee e in un secondo momento di rientrare in Colombia.

L'INTELLIGENCE ITALIANA - La cattura di Molina, come più volte detto dal Vice Capo della Polizia Direttore Centrale della Polizia Criminale Prefetto Fulvio della Rocca evidenzia come "l'impegno costante delle forze di Polizia e la capacità di intelligence italiana nel contrasto alle organizzazioni criminali, unita al forte impulso della cooperazione internazionale fatta di alleanze strategiche con la Colombia, in questo particolare caso e con le altre nazioni in senso generale, portano a grandi risultati che consolidano il valore di queste sinergie transnazionali per la sicurezza percepita dei liberi ed onesti cittadini".

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