Mercatino illegale a Piramide, blitz dei vigili: gli ambulanti abusivi protestano, 2 fermi
Il fermo è scattato quando gli ambulanti hanno tentato di riposizionarsi. Ne è nata una piccola rivolta. Due persone, un 21enne e un 46enne, sono finiti in manette
Due persone fermate e portate in caserma, tre agenti della Polizia Locale e una tonnellata di merce sequestrata e destinata al macero. E' il bilancio di un blitz del Gruppo Trevi nel mercatino illegale di via della Cave Ardeatine a Piramide. L'operazione è scattata, secondo quanto reso noto dalla polizia locale, nella giornata di ieri.
Nel mercato, tra i banchi autorizzati, da tempo tentano ad inserirsi decine e decine di stranieri e rom. In vendita ciarpame rovistato da cassonetti e merce di dubbia provenienza. Al momento dell'arrivo degli agenti, una decina circa, c'è stato il solito fuggi-fuggi generale. I venditori sono fuggiti via lasciando a terra gran parte del materiale, 20.000 articoli per circa una tonnellata di merce.
Durante le fasi di verifica dei banchi rimanenti e della raccolta effettuata dagli operatori AMA, numerosi abusivi hanno provato a riposizionarsi per la vendita. Immediato un nuovo intervento dei vigili per fermarli e qui è nato il parapiglia. I venditori infatti, con fare minaccioso, hanno iniziato a protestare animatamente, circondando gli agenti.
In particolare un uomo di nazionalità tunisina di 21 anni ha iniziato ad inveire con pesanti e volgari epiteti nei confronti soprattutto delle agenti donne. Invitato a fornire le proprie generalità non solo ha rifiutato, ma ha tentato di colpire alcuni agenti: ne è nata una violenta colluttazione al termine della quale l'uomo è stato arrestato.
Durante le fasi dell'arresto un altro uomo, 46 anni di nazionalità marocchina, ha tentato di liberare il primo, ingaggiando anch'egli una furiosa colluttazione con gli agenti, durata diversi minuti e conclusasi con l'arresto di tutti e due, grazie anche all'arrivo di tutti gli agenti presenti sul posto. Il bilancio finale è di due arrestati e tre vigili hanno dovuto recarsi in ospedale per medicazioni.
Gli arrestati sono stati condotti in cella di sicurezza e denunciati per violenza, oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale. Dal 2013 risultano a loro carico precedenti per furto, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Uno dei due ha a suo carico un decreto di allontanamento dal territorio italiano.
