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Cronaca Centocelle / Via dei Castani

Tor Bella Monaca è 'occupata' e spostano lo spaccio a Centocelle: 10 arresti

Dopo l'omicidio di Roberto Musci, avvenuto il 23 gennaio 2014, i militari hanno fatto partire indagini parallele scoprendo un gruppo criminale con a capo Alessio Lori e Leonardo Bevilacqua, arrestati insieme a 8 persone

Dieci arresti, numerosi sequestri di droga e armi da fuoco. Sono alcuni dati di una grande operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Roma che hanno eseguito un'ordinanza di "applicazione della custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari" emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia.

Gli arrestati sono ritenuti responsabili di "associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti", "tentato omicidio pluriaggravato", "lesioni personali aggravate in concorso", "detenzione illegale di armi", "estorsione" e "ricettazione".

TUTTO NASCE DALL'OMICIDIO MUSCI - Le indagini prendono vita dall'omicidio di Roberto Musci, perpetrato a colpi di pistola nella zona di Casalotti il 23 gennaio 2014, i cui autori Giancarlo Orsini e Massimiliano Leoni furono arrestati nel luglio 2014. Il primo esecutore materiale e il secondo mandante dell'omicidio. 

PRIMA FASE DI INDAGINI - In una prima fase, le indagini sull'omicidio furono indirizzate nei confronti di una serie di personaggi pluripregiudicati con cui Musci aveva avuto assidui contatti prima della morte e, tra questi, due soggetti del quartiere romano di Tor Bella Monaca ossia Alessio Lori e Leonardo Bevilacqua, romani di 24 e 30 anni con precedenti di polizia. Il monitoraggio dei predetti consentiva di escluderne il coinvolgimento nell'omicidio di Musci e, al contempo, faceva emergere come i due fossero dediti ad attività illecite nel quartiere di Tor Bella Monaca e ciò induceva la Procura della Repubblica di Roma ad aprire un nuovo e autonomo procedimento penale.

OCCUPATI 'SPAZI' DI SPACCIO A TOR BELLA MONACA - Gli approfondimenti investigativi sul conto di Lori facevano quindi emergere come questi e il fratello 30enne Fabrizio fossero attivi unitamente ad altri sodali nella gestione di una florida attività di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti che avevano 'spostato' da Tor Bella Monaca a Centocelle in quanto nel loro quartiere le piazze di spaccio erano tutte occupate e non vi erano 'spazi' disponibili. "Lo so lo so, però le piazze giù da noi già sono occupate Fabbrì, che fai la piazza d'erba? Dove vai per tetti?", si legge in un estratto di una conversazione ambientale.

>>> LE INTERCETTAZIONI: VIDEO <<<

A CENTOCELLE LA BASE DELLO SPACCIO - A Centocelle i due avevano quindi realizzato un appartamento-magazzino in via dei Castani dove inviavano i loro 'clienti' a cui smerciavano cocaina, hashish e marijuana, droga reperita dagli albanesi. Per tali fatti con la misura cautelare viene contestato il reato associativo di cui all'art. 74 DPR 309/90 a 5 persone: oltre ai fratelli Lori anche a Tiziano Repole, Manolo Lemma e un cittadino albanese al momento irreperibile.

RISOLVERE I PROBLEMI CON LE ARMI - Aldilà degli aspetti connessi con la gestione dello spaccio di droga nelle periferie romane, l'indagine ha fatto emergere l'allarmante propensione degli indagati a "circolare e utilizzare armi da fuoco e bianche per farsi largo con violenza e minacce" nel quartiere di Tor Bella Monaca e per regolare le controversie connesse con il recupero dei crediti maturati con lo smercio del narcotico.

Spaccio e minacce a Centocelle

TENTATO OMICIDIO - Tra gli episodi più gravi emersi nel corso dell'indagine, vi è il tentato omicidio di un cittadino nord africano commesso a Tor Bella Monaca il 22 aprile 2014, da Alessio Lori e Leonardo Bevilacqua, i quali a seguito di una lite per futili motivi, essendo entrambi armati di pistola semiautomatica, esplosero sei colpi contro il citato straniero, sparando in rapida successione ad altezza uomo.

GLI ARRESTI - La vittima riuscì a fuggire e se la cavò con una ferita alla gamba guaribile con 30 giorni di prognosi. Le intercettazioni eseguite dai Carabinieri di via in Selci fecero emergere come a sparare furono proprio Lori e Bevilacqua, peraltro animati da motivi di odio razziale. Delle persone arrestate, 7 sono a Regina Coeli e 2 agli arresti domiciliari

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