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Cronaca Centocelle / Via dei Castani

Centocelle, blitz anti droga: arrestato latitante ricercato da luglio

Lo spacciatore individuato a seguito dell'indagine denominata Torri, aveva la base in via dei Castani. Il malvivente pur di non essere rintracciato evitava di usare telefoni

Basta telefoni, carte di credito e uscite limitate al minimo. Ma tutto questo non è bastato. Al termine di una indagine i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Roma hanno rintracciato e arrestato uno spacciatore albanese.

LA LATITANZA - Il malvivente ha così terminato la sua latitanza iniziata nel luglio scorso, quando l'uomo era riuscito a sottrarsi alla cattura in occasione dell'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 10 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di "associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, tentato omicidio e lesioni personali aggravate in concorso, detenzione illegale di armi, estorsione e ricettazione".

LA BASE DI SPACCIO - L'indagine denominata Torri ed eseguita dal Nucleo Investigativo di Roma aveva consentito di "individuare e disarticolare un gruppo di individui attivi nella gestione di una florida attività di traffico di sostanze stupefacenti nel quartiere di Centocelle", dove in un appartamento in via dei Castani, era stata realizzata una piazza di spaccio di cocaina, hashish e marijuana

LE ACCUSE - Droga che il gruppo reperiva da alcuni albanesi e, in particolare, dall'arrestato. L'ormai ex latitante è indagato del "reato associativo di cui all'articolo 74 DPR 309/90 unitamente ad altre 5 persone era riuscito a rendersi irreperibile, venendo quindi dichiarato latitante".

TROVATO IN VIA GIANICOLENSE - Dopo quasi tre mesi di ricerche ininterrotte, i militari del Nucleo Investigativo sono riusciti a localizzare l'abitazione dello spacciatore a Castelverde, dove si era nascosto insieme alla compagna. Ricostruendone gli spostamenti, i militari dell'Arma sono riusciti a sorprenderlo e bloccarlo senza che potesse opporre alcuna resistenza in via Gianicolense, all'altezza dell'Ospedale San Camillo. 

SENZA TELEFONO - L'albanese è stato poi condotto presso il carcere di Regina Coeli. Nel corso dell'attività svolta è stato appurato che l'albanese, durante la sua latitanza, "aveva adottato ogni precauzione per rendersi irrintracciabile, evitando di utilizzare telefoni e mezzi di pagamento elettronici a lui riconducibili".
 

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