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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via dei Normanni

Appalti pilotati e corruzione: arrestati 10 imprenditori e funzionari pubblici

Raggiunti dalla misura restrittiva tre imprenditori operanti nel settore dell'edilizia, manager privati e Funzionari Pubblici dell'Agenzia delle dogane e monopoli

Posti di lavoro, promozioni e favori, in cambio di appalti. Due imprenditori in carcere e otto persone, tra cui funzionari pubblici, finiti ai domiciliari. Questo il risultato dell'operazione 'Cassandra' che ha portato all'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di corruzione per l'esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, turbata libertà degli incanti e truffa ai danni dello Stato. 

In manette i costruttori romani Ernesto e Gianfranco Brozzetti raggiunti anche da un provvedimento di sequestro preventivo di quasi 10 milioni di euro. La misura cautelare degli arresti domiciliari riguarda anche il manager di una banca, in questo momento all'estero. 

L'indagine, svolta dagli uomini della Squadra mobile della Polizia, con la collaborazione dell'ufficio Antifrode dell'Agenzia delle Entrate coordinati dal pm Alberto Pioletti, ha riguardo i rapporti tra gli imprenditori e funzionari per l'aggiudicazione degli appalti relativi alla gestione e ristrutturazione degli immobili affittati ad enti pubblici di via dei Normanni (in parte adibito a sede del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia e delle Finanze) e di via Costi adibito a sede dell'Agenzia delle Entrate, Ufficio Provinciale di Roma e Territorio. 

Gli accertamenti, svolti anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno riguardato anche Massimo Pietrangeli, direttore Centrale accertamento e riscossione dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli nonche' presidente del Fondo di previdenza del Mef.

In base a quanto accertato, le gare di appalto venivano affidate sempre alla stessa società riconducibile ai Brozzetti, che, dall'esame della documentazione acquisita, risulta aver conseguito le commesse in virtù di proposte inizialmente molto vantaggiose. 

Gli immobili sono riconducibili a fondi immobiliari le cui quote appartengono interamente al Fondo di Previdenza del ministero dell'Economia e delle Finanze. Gli imprenditori puntavano in primo luogo all'acquisto di immobili da destinare a sede di pubbliche amministrazioni e alla gestione, in un secondo momento, della ristrutturazione, facendone lievitare il valore e, di conseguenza, il canone di locazione. 

"Piena fiducia nell'attività degli inquirenti e la massima disponibilità di tutte le strutture del Ministero a collaborare con le indagini". A esprimerla è il Mef, in una nota, in relazione all'inchiesta relativa alla cosiddetta operazione "Cassandra", riferita oggi in una Conferenza stampa dalla Procura di Roma. 

"Dalle risultanze di indagine emergono infatti ipotesi di reato e gravi comportamenti fraudolenti attribuiti anche a dirigenti o ex dirigenti delle Agenzie fiscali. Tali fatti, risalenti ad anni addietro, secondo quanto dichiarato dalle autorità inquirenti, si riferiscono alla gestione immobiliare e finanziaria di alcune società appartenenti al Fondo di previdenza del Ministero". "Si tratta - sottolinea il Mef - di ipotesi di reato rispetto alle quali il Ministero, i suoi dipendenti e le Agenzie fiscali sono parte lesa". 

"Per quanto riguarda i due dipendenti delle Agenzie fiscali, sottoposti nella giornata di oggi a misure cautelari, in riferimento al ruolo da essi svolto nell'ambito delle suddette attività immobiliari e finanziarie, questa amministrazione ha immediatamente avviato le procedure necessarie alla loro sospensione sia dagli incarichi interni alle Agenzie sia, per quanto riguarda il dr. Massimo Pietrangeli, dal ruolo di Presidente del Fondo". 

"Il Ministero dell'Economia e Finanze - conclude la nota - seguirà lo sviluppo delle indagini con grande attenzione, anche attivando le procedure previste di accertamento interno, con la ferma intenzione di porre in essere tutte le misure amministrative ed organizzative che l'accertamento dei fatti renderà opportune e necessarie". 


 

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