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Cronaca

Affari con il braccio destro di Casamonica: due fratelli ultras della Roma sorpresi con 440 chili di hashish

La guardia di finanza ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due trafficanti coinvolti nella distribuzione all'ingrosso di ingenti partite di hashish provenienti dall'estero

Le indagini sono tutt'ora in corso e, assicurano dalla guardia di finanza di Roma, continueranno per molto tempo. I militari, tuttavia, oggi hanno segnato un punto importante arrestando due fratelli di San Basilio di 32 e 29 anni coinvolti nella distribuzione all'ingrosso di grandi partite di hashish provenienti dall'estero, nello specifico 440 chilogrammi sequestrati lo scorso 2018. 

La storia nasce da lontano quando le indagini dei finanzieri del Gico si sono concentrate su Silvano Mandolesi ritenuto il "luogotenente di Salvatore Casamonica". Nell'estate del 2018 l'uomo, che secondo gli inquirenti vanta una "caratura criminale di grande livello", è stato tratto in arresto perché trovato in possesso, nel garage della propria villa ai Castelli Romani, di circa mezza tonnellata di hashish. 

I successivi approfondimenti, eseguiti partendo dall'analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dell'abitazione, hanno consentito di identificare i suoi complici, i due fratelli di San Basilio già noti alle forze dell'ordine perché in quanto ultras della Roma avevano partecipato a scontri avvenuti con i tifosi del Cagliari. I due, per questo fatto, sono stati sottoposti a Daspo.

Nel video acquisito dalla villa dei Castelli Romani, si nota come i due fratelli fossero impegnati a caricare su un furgone i 440 chili di hashish poi sequestrati, mentre era in atto un blitz delle forze dell'ordine.  

Il video del blitz della finanza

Di certo c'è, quindi, il loro rapporto stretto con Mandolesi. Il 51enne era stato coinvolto anche nell'operazione 'Brasile low cost' dello scorso gennaio. In quella circostanza il gruppo di investigazione della criminalità organizzata del nucleo di polizia economico finanziaria, coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia, aveva sgominato un'organizzazione criminale che vedeva a capo Salvatore Casamonica, capace di importare 7 tonnellate di cocaina destinate alle piazze di spaccio di Roma e Napoli.

Non solo. Mandolesi gestiva anche in maniera autonoma il commercio di hashish sul mercato clandestino della Capitale. Secondo quanto riscontrato, le indagini proseguiranno per determinare il ruolo dei fratelli ultras, se i due avessero o meno collegamenti con i capi ultras di Roma e Lazio, e se quello stupefacente fosse stato già promesso alle piazze di spaccio di San Basilio e Tor Bella Monaca. 

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