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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Sacchi di marijuana e agende con la contabilità degli affari: presa famiglia di pusher di Roma Est

L'abitazione era, di fatto, diventata la sede logistica per la custodia dello stupefacente che veniva poi immesso sulle piazze di spaccio di Tor Vergata e di Tor Bella Monaca

Avevano messo insieme 29 chili di marijuana pronti a invadere le piazze dello spaccio di Roma est, nelle zone di Tor Vergata, Ponte di Nona, Tor Bella Monaca e Finocchio. A finire in manette 4 persone, tutte con l'accusa di detenzione ai fini di spacco di sostanze stupefacenti. Un giro d'affari illegale sgominato dai Carabinieri della Compagnia di Frascati. 

Tutto è iniziato quando, al termine di un mirato servizio di osservazione e pedinamento, i Carabinieri hanno individuato un'abitazione in via Osteria del Finocchio utilizzata da un 58enne operaio di professione, una base della droga. Durante la perquisizione, i militari hanno rinvenuto, nascosti tra cataste di abiti stipati in un corridoio, 3 chili di marijuana suddivisi in buste di cellophane.

Le verifiche si sono, successivamente, spostate nel quartiere di Ponte di Nona dove la figlia dell'operaio viveva insieme al suo fidanzato, un cittadino albanese. In una pertinenza della villetta in uso alla coppia, i Carabinieri hanno rinvenuto 19 chili di marijuana, 8mila euro in contanti ritenuti provento della loro attività illecita, diversi bilancini elettronici e la contabilità di una fiorente attività di spaccio.

FRASCATI - La droga sequestrata dai Carabinieri (1) (2)-2-2

L'abitazione era, di fatto, diventata la sede logistica per la custodia dello stupefacente che veniva poi immesso sulle piazze di spaccio di Tor Vergata e di Tor Bella Monaca.

Nel corso delle operazioni, all'interno dell'abitazione, oltre alla ragazza e al suo fidanzato, è stato sorpreso e arrestato anche un secondo giovane, anche lui albanese, ritenuto responsabile insieme ai suoi coinquilini della detenzione dell'ingente quantitativo di stupefacente.

I quattro sono stati successivamente portati nel carcere di Rebibbia e di Regina Coeli, dove rimangono a disposizione dell’'Autorità Giudiziaria di fronte alla quale dovranno rispondere dell’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti in concorso.

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