Sbloccava cellulari rubati per una banda: in arresto l'attore Alberto Gimignani
Dopo la notifica di custodia cautelare l'uomo è tornato dagli Stati Uniti e si è recato spontaneamente dai Carabinieri. L'accusa è di riciclaggio
Stavolta non è una finzione, e non c'è nessun riflettore. Alberto Gimignani, attore di diverse fiction tra cui Il Commissario Rex, La Piovra e Ris, è finito davvero in manette, dopo essersi presentato spontaneamente dai Carabinieri.
LE INDAGINI - Secondo le accuse è coinvolto in una indagine sul riciclaggio di numerosi telefoni cellulari che dopo essere stati rubati ai turisti venivano poi rivenduti all'estero. Il filone d'inchiesta che coinvolge il volto del piccolo schermo, era stata svelata qualche settimana fa, quando Gimignani era all'estero per motivi di lavoro.
IL GIRO CRIMINALE - Gli accertamenti, condotti dai magistrati della Dda della capitale, ha emergere l'esistenza di un'organizzazione criminale composta da nordafricani e romeni. Nel suo complesso sono già finite in manette per questa storia 18 persone.
IL RUOLO DI GIMIGNANI - La 'base logistica' del gruppo era a piazzale Flaminio. Secondo chi indaga Gimignani riusciva a risalire - usando un software - al Paese di provenienza del telefono e del gestore. Poi cancellava il codice dei telefonini rubati e il cellulare tornava a funzionare, nonostante il blocco.
I militari della Compagnia Roma Centro mel corso delle perquisizioni hanno trovato numerosi codici Imei di smartphone e tablet rubati. Tra le vittime della banda c'è stata anche un'impiegata dell'ambasciata francese e un parlamentare.
