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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Ostia / Via dell'Appagliatore

Usura a Ostia, tassi del 120% e minacce: in manette 3 cravattari legati al clan Fasciani

I tre operavano nell'area del mercato dell'Appagliatore di Ostia, utilizzavano le sedi delle attività per ricevere i pagamenti. Per minacciare le vittime usavano i legami con il noto clan del litorale

Scacco a un gruppo di cravattari di Ostia. Nella mattinata di oggi i finanzieri dei Comando Provinciale di Roma hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tre persone accusate di prestare danaro “a strozzo” con tassi di oltre il 120 per cento.

Le indagini, eseguite dalle Fiamme Gialle del II Gruppo di Ostia sotto il coordinamento del dott. Marcello Monteleone Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma, hanno consentito al Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale della Capitale di disporre l’arresto di tre persone lidensi appartenenti allo stesso nucleo familiare.

Gli arrestati, tutti titolari di imprese operanti nell’area del mercato dell’Appagliatore di Ostia, utilizzavano le sedi delle attività per ricevere i pagamenti, effettuati con cadenza settimanale e rendicontati su quaderni e libri riportanti i nomi delle vittime usurate.

I "cravattari", oltre all’applicazione di interessi spropositati, che superavano il 120% annuo, erano soliti applicare anche un’ulteriore sorta di penale, pari al 10% del prestito richiesto, in caso di mancato pagamento di una rata, circostanza che faceva scattare anche le minacce per le vittime, aggravate dal fatto che gli arrestati potevano “vantare” significativi contatti con esponenti del clan mafioso dei Fasciani.

Anche il profilo criminale degli stessi usurai non era da meno: uno dei tre arrestati era balzato agli onori della cronaca nel lontano 1991, allorquando era stato tratto in arresto nei pressi della pineta antistante l’aeroporto di Fiumicino poiché, in concorso con altri soggetti appartenenti alla criminalità organizzata romana e napoletana, stava provando dei mitragliatori kalashnikov destinati ad essere impiegati in una rapina e, sorpreso dalla polizia, non aveva esitato a ingaggiare un conflitto a fuoco per guadagnarsi una momentanea fuga.

A dare una fondamentale spinta alle indagini che hanno portato agli arresti, sono state le intercettazioni telefoniche ed ambientali, strumento che si è rivelato di vitale importanza per alzare il velo su un fenomeno, quello dell’usura, che attanaglia numerose famiglie. I principali attori del sodalizio criminale e tutti gli altri soggetti in esso implicati dovranno ora rispondere dei reati di usura ed estorsione.

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