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Cronaca

Finale Coppa Italia, arrestati 5 ultrà della Lazio. Salvini: "Non entreranno più allo stadio"

Il ministro degli Interni: "Auspico ci siano condanne esemplari per i pochi teppisti fermati fino ad ora con bombe carta, petardi, un coltello e fumogeni"

Sono stati arrestati dalla Polizia di Stato, per "possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive" i due ultrà della Lazio fermati nel pomeriggio odierno nei pressi della sede storica degli 'Irriducibili' di via Amulio.

Prima della partita invece, nei pressi di Ponte Milvio, durante l'afflusso allo Stadio Olimpico, un gruppo di tifosi ultrà laziali travisati ha cercato di forzare il cordone della Polizia che ha quindi risposto con qualche carica di alleggerimento e con l'uso degli idranti.

I tifosi si sono resi responsabili di lanci di oggetti contro la Polizia ed hanno incendiato con una torcia una macchina della Polizia di Roma Capitale che ha preso fuoco. Nella circostanza, è rimasto ferito ad un orecchio un agente della Polizia Municipale e un altro è rimasto intossicato.

Nell'immediatezza gli agenti della Polizia di Stato sono riusciti ad intercettare alcuni tifosi ultrà appartenenti a quel gruppo. Tre di loro sono stati arrestati ed è al vaglio la posizione degli altri per verificare le responsabilità nel lancio del materiale incendiario anche grazie alla visione delle immagini acquisite. 

''Ringrazio i 20mila donne e uomini in divisa che stanno lavorando per la sicurezza della partita Lazio-Atalanta. Auspico ci siano condanne esemplari per i pochi teppisti fermati fino ad ora con bombe carta, petardi, un coltello e fumogeni (con cui hanno dato fuoco a un'auto dei vigili). Questa gente non metterà più piede in uno stadio'', ha commentato il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Tensione tra Polizia e ultras

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