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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Torre Gaia / Via Ercole Marelli

Cocaina dalla Calabria a Torre Gaia: sgominata la 'banda degli undici'

Erano in contatto con spacciatori calabresi e la cocaina andava ad alimentare il mercato romano. Il sodalizio criminale era particolarmente attivo tra San Giovanni e Villaggio Breda, nel Municipio delle Torri

Sgominata banda criminale dedita al traffico di droga dal centro alla periferia. Il clan di spacciatori operava principalmente tra San Giovanni e la zona di Villaggio Breda nel Municipio delle Torri e a smantellare il gruppo è stata la Squadra Mobile della Questura di Roma, che ha concluso oggi una vasta e articolata attività d’indagine, coordinata dalla locale DDA.

“Forte e chiaro” è il nome dell'operazione che ha portato all'esecuzione di ben undici misure cautelari, emesse dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della locale DDA, per la violazione della legge sugli stupefacenti in concorso. In particolare cocaina.

Tante le perquisizioni eseguite nei confronti di soggetti che orbitavano intorno al sodalizio, dediti allo spaccio al minuto della sostanza illecita, e tanti i sequestri di bilancini vari, presse, materiale per il confezionamento, sostanza da taglio e armi tra cui un fucile a canne mozze con matricola abrasa e un carico enorme di munizioni.

Smantellata banda di spacciatori tra San Giovanni e Torre Gaia: il materiale sequestrato

Il ruolo principale all'interno del sodalizio è rivestito da Alessandro Bottiglieri, gestore del canale calabrese di approvvigionamento della droga che poi veniva immessa sul mercato romano.

Bottiglieri era aiutato dal sodale Rocco Camillò. Insieme veicolavano una compravendita di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente che dalla Calabria arrivava a Roma gestendone tutte le fasi fino a parteciparvi attivamente durante il trasporto “staffettando” il carico, materialmente trasportato dai corrieri romani da lui stesso reperiti. E arrestati in corso di indagine.

Operazione 'Forte e chiaro' - gli arrestati

Reperita la sostanza stupefacente il Bottiglieri, poi, provvedeva ad individuare esperti e fidati collaboratori affidando loro il compito di pusher di zona che, con un sistema a cascata, affidavano a loro volta lo spaccio al minuto ai loro 'cavalli'.

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