rotate-mobile
Cronaca

San Basilio: scacco matto ai re della cocaina, 17 arresti

Ad eseguire le ordinanze di custodia cautelare i finanzieri del comando provinciale di Roma. Cento gli uomini in campo. Scardinato un agguerito sodalizio dedito allo spaccio di cocaina. Giro d'affari da 4 milioni all'anno

Ventitre persone arrestate nel corso delle indagini, 17 oggi, quaranta in totale. Auto di lusso per un valore di 200.000 euro sequestrate dalla Guardia di Finanza. Sono i numeri dell'operazione che ha portato a disarticolare i "Re di San Basilio" e "la "batteria di San Basilio", una vera “impresa” criminale, dedita allo spaccio di cocaina nel quartiere del IV municipio. Un anno di indagini culminate con l'operazione di questa notte che ha visto impiegati 100 uomini, un elicottero e numero unità cinofile.

Con un giro d’affari superiore ai 4 milioni di euro annui, l’organizzazione aveva una struttura piramidale, con al vertice i promotori mentre, alla base, operava un’efficiente rete distributiva di “pusher”, ribattezzata dai sodali “batteria”, emulando il soprannome adoperato dalla “banda della Magliana” ad enfatizzare il dinamismo del proprio gruppo operativo.

Lo spaccio di cocaina avveniva quotidianamente soprattutto nella fascia serale e notturna, come documentato dai militari nel corso degli appostamenti, condotti nonostante la presenza di vere e proprie “vedette”, che con segnali e parole in codice erano pronte a rilevavano la minima presenza sospetta.

Il gruppo criminale aveva anche ideato un “codice” per indicare la tipologia delle confezioni in vendita in base al peso e disponeva di un centro di stoccaggio, in cui venivano preparate le dosi che erano contraddistinte da un particolare confezione, volta a “certificare” agli acquirenti il proprio “prodotto tipico”.

San Basilio, 17 arresti nella notte

Una volta giunta l’ordinazione, la merce veniva trasportata dai “corrieri” in alcuni locali ubicati nel lotto 17 del quartiere San Basilio, in cui avveniva la consegna agli acquirenti ed ai pusher del gruppo, alcuni dei quali deputati alle consegne a domicilio in tutta la Capitale, avvalendosi di autovetture a noleggio, appositamente “attrezzate” con doppifondi, il cui costo era a carico dei vertici dell’associazione criminale.

La “batteria di San Basilio” aveva a sua disposizione un piccolo arsenale di armi, da utilizzare nel caso fossero state necessarie le “maniere forti” nei confronti di debitori “morosi” e di altri gruppi concorrenti. Nel corso delle indagini, è emerso come i capi del sodalizio criminoso, a dimostrazione dell’esistenza del forte vincolo associativo, si preoccupavano di fornire il sostentamento alle famiglie dei complici arrestati e di pagare le spese di difesa. I componenti “a libro paga” usufruivano anche delle ferie, nel corso delle quali ragazzi giovanissimi che aspiravano ad entrare stabilmente nel gruppo venivano provati ed assoldati.

L’operazione, epilogo di indagini svolte dalle Fiamme Gialle del I Gruppo Roma anche con il ricorso ad intercettazioni ambientali, telefoniche e ad apparecchiature di geo-localizzazione satellitare e videosorveglianza, ha visto la partecipazione, nella giornata odierna, di oltre 100 militari, inclusi i “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego, oltre alle unità cinofile antidroga ed al supporto di un elicottero della Sezione Aerea di Pratica di Mare.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

San Basilio: scacco matto ai re della cocaina, 17 arresti

RomaToday è in caricamento